La scelta della politica.

bologna 29.10.12

Scelta politica .

La scelta appare incrinata, il meccanismo perverso delle Organizzazioni e dei Partiti Politici,che costituiscono il Potere dei Privilegi al di sopra di tutti e tutto,è oggi definitivamente smascherato nel suo intento,consapevole o meno,di truffare tutti i cittadini,con i decreti legge estorcendo denaro,non per fini di Stato ma di Partiti,come i rimborsi elettorali,i giornali,l'ufficio Tecnico assistente ,pagato come diaria direttamente al Deputato ed altro ancora,come la pensione dopo 2 o tre anni di attività politica.
Un comportamento del genere legittima la burocrazia ed altri enti ad avvalersi degli stessi criteri.
Penso che i Politici Italiani,come le Istituzioni della Politica, senza distinzione,siano considerati dagli altri paesi,sia Europei che Mondiali degli incapaci,per quanto mi dispiaccia.
Quando si parla di Politica si indica la capacità di indicare,in modo chiaro, gli obiettivi della società Italiana allo sviluppo.
Oggi ciò, è fumoso e vago , per qualsiasi obiettivo, perchè prima è necessario risanare,come chiedono i nostri amici Europei.
Il fatto è che,i politici attuali dicono di voler risanare ma in realtà ,anche con pretesti tecnici,tagliano la spesa pubblica dello Stato,di tutti i cittadini,piuttosto che risanare.
La reazione della gente,cittadini/e ,scoperto il gioco,è stata di due tipi; primo,ripiegare in un rifiuto di questa politica con l'assenteismo e secondo reagire agitandosi scompostamente come fa Grillo,senza dichiarare come uscire da questa situazione di Stallo.
Diventa necessario assumere una posizione: personalmente sono contro queste organizzazioni politiche;perchè nessuna esclusa ha il coraggio di affrontare i problemi sulla base della libertà di scelta.
Ad esempio : il finanziamento pubblico ai partiti è stato bocciato dal referendum,nulla toglie che i cittadini che ritengono una forza politica degna di stima possano finanziarla per mezzo di una destinazione volontaria di un 8 per mille ,ad esempio.
La cultura politica delle classi dirigenti è quella  che il popolo deve pagare,ovvero il populismo,risorsa furbesca,sia della politca generica di destra,che di sinistra,oggi anche del centro,indica che in Italia il concetto di comunità coesa non esiste,come lo è ad esempio per i nostri emigranti all'estero.
Perchè il concetto di Comunità,in senso contemporaneo,implica delle regole che sono al di sopra di tutti e valide per tutti,quale è il risultato di due rivoluzioni scientifiche.
Paradossalmente in Italia,per i Politici vale la regola del chi è più forte tra loro,non delle leggi di natura che ci governano tutti e senza le quali non esistiamo.
Dire che i politici sono malati di egocentrismo manicheo,avidi calcolatori di piccoli e strumentali interessi,è dichiarare come ci vedono gli altri immersi nella nostra corruzione,senza alternativa.
La realtà supera di gran lunga la fantasia dei politici,peccato che nessuno gli dia uno specchio,non italiano s'intende,per potersi vedere con gli occhi altrui,allora scoprirebbero come sono fatti.

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