Ideologia e razionalità.

bo. 13.11.12

L'ideologia come criterio di ragionamento.

L'ideologia come criterio metodologico è l'opposto dell'idealismo,ma in quanto opposto ed identico finisce per diventare aspetto parziale della realtà.
Sia Hegel che Marx sviluppano un pensiero limitato e deviante al fine del controllo sociale delle masse.
IL fine non è determinare una nuova coscienza oggettiva rispetto a fenomeni nuovi,ma orientare le risposte a tali fenomeni sociali;come le rivoluzioni industriali.
La filosofia ideologica,diventa strumento di persuasione o secondo i criteri di Pavlov,diventa strumento di condizionamento delle persone,sia in positivo che in negativo.
L' ideologia è di fatto un ragionamento parzialmente oggettivo,la cultura ideologica sviluppa quindi una percezione parziale, dell'umanità, secondo nuovi criteri, determinati a priori dallo sviluppo tecnico e scientifico.
Lo sviluppo scientifico e tecnico che cambia i rapporti tra specie umana e natura diventa la base per lo sviluppo di ideologie,che pongono le loro basi sui criteri di redistribuzione della ricchezza,secondo un punto di vista ideologico,cioè di manipolazione e condizionamento.
In effetti la ragione per la quale le forze Politiche attuali,considerate di massa,si attengono a criteri ideologici,definendosi Partiti,hanno lo scopo di manipolare ideologicamente i loro addetti,per mezzo dei quali e di organismi di informazione adatti,conquistare lo Stato democratico per appropriarsi di un maggior numero di ricchezze.
Le elezioni politiche non decidono,in Italia,chi va a dirigere il Paese,ma chi si appropria del potere per suddividere la ricchezza estorta a cittadini con tasse inique,primi tra i quali la classe operaia difesa ideologicamente,ed in egual misura la libera imprenditoria piccola e media.
Sia Liberismo,che Operaismo,o Comunismo, hanno funzione ideologica ben diversa di quella di sviluppare la consapevolezza Democratica tra i cittadini,,esse hanno funzione di condizionamento e manipolazione che oltrepassa il valore della Democrazia,quindi antidemocratico.
Così sono le Religioni quando ideologicamente pensano di ottemperare ad una funzione razionale di sviluppo della società,mantenedo invariate le regole di costume in forma dogmatica,quelle sociali e politiche in forma rigida assolutistica,per cui la legge da laica a religiosa trasforma il rapporto o le interazioni dei cittadini in osservanti le regole aprioristicamente di Fede,rispetto a quelle della convivenza nella reciproca libertà.
Esiste sempre la soluzione ideologica e nello scontro tra opposte ideologie ciò che prevale è l'interesse dell'ideologia in quanto tale,o dell'insieme di più ideologie,quindi antidemocratico è il compromesso come risultato di spartizione dello stato.
L'anti-ideologia  del movimento a 5 stelle ha funzione debilitante delle ideologie in vigore, senza alterare lo stato di spartizione iniquo della stato democratico.
Grillo finisce per diventare l'antilega e ridefinire nuove spartizioni nella politica,e nulla di più.
L'Italia non pensi di andare alle elezioni senza cambiare il rapprto di proporzionalità tra eletti ed elettori,di 1 a 1837,o saranno guai per il Paese e per tutti;se l'Europa  non dice esplicitamente all'Italia di ridefinire  il Sistema Democratico secondo i criteri della Democrazia e non dell'ideologia,sia di destra,sinistra o centro,allora davvero la civiltà occidentale europea perde il ruolo di sviluppo del pianeta insieme agli USA.

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