Primarie politiche e l'Italia..

bologna 25.11.12

Le primarie politiche hanno valore per i programmi per salvare l'italia e l'Europa dal baratro della recessione..
Non vi sono tracce di chiudere gli sprechi e gli abusi del sistema politico.
Quali sono i programmi nessuno li capisce,imitano Monti ,il tecnico dello spread,poi piano piano si vedrà.
La realtà del Partito Democratico,che tale non è, finchè abusa dei soldi dei cittadini,perchè non gli interessa rappresentare correttamente le esigenze di ceti medi e lavoratori,per lo sviluppo.
Cosa gli interessa allora?
Essere legittimati da qualcuno che gli crede.
Quindi il Partito Democratico chiede di credere ad una dottrina politica,la loro,altro che razionalita oggettiva;questà è la più spregiudicata delle manipolazioni,in nome di che cosa,degli esodati,Bersani è un filosofo negletto,un filosofo delle elemosine,non del lavoro.
Che fondino un partito dell'elemosina sociale cooperativo,alla cui base c'è il rifiuto dell'intelligenza razionale,perchè si vuole campare senza alcun rischio.
Così si definisce una volta per tutte il concetto di destra e sinistra che è identico nel fine, il rifiuto della razionalità intelligente.
Quando mai esiste in natura un concetto di stabilità eterna,quando,ci ha insegnato e dimostrato Galileo,che tutto è in moto.
Mi sembra che le ideologie del novecento abbiano prodotto politiche deformanti della realtà oggettiva,vedo solo ciò che voglio:e morirono tutti come dinosauri.
Le primarie senza logica,senza ragione,senza coerenza,siano esse del PD o PDL,l'Italia va allo sfascio razionale,per l'insulsa negligenza ed incapacità a fare il proprio dovere verso il Paese.
Esiste un principio di cui neppure Berlusconi osa parlare,perchè è un imitatore,il principio è:
esiste il lavoro della libertà sole se esiste la libertà del lavoro;ma Bersani,Casini e Berlusconi,sono solo avidi commentatori di chi crea la ricchezza di un paese,innovando con intelligenza.
Le tecniche da loro usate sarebbero deferibili alla corte del Tribunale delle Libertà,perchè la libertà fa rima con realtà oggettiva,convenzionalmente definita per scientificità,non secondo un parere personale unico ed indimostrabile come reale.
Che sia un movimento costituzionale a porre le basi razionali di uno Stato: come Repubblica Democratica fondata;  sulla libertà del lavoro che esiste solo se esiste il lavoro della libertà, come principio per tutte le Democrazie.
Secondo punto: esiste una proporzionalità oggettiva tra eletti ed elettori,definita scientificamente,chi è vivo grazie alla scienza si senta in dovere e in debito,e sono tanti.
Vorrei una Italia ,pulita ed innovativa,non sporca e degenerativa come ora.

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