La Libertà e Berlusconi.

Bo. 13.5.13



La Libertà e Berlusconi.

Da vent'anni Berlusconi,dirige il paese,cosa è cambiato nell' Italia.
Berlusconi doveva essere il salvatore del paese contro l'affermazione politica dei ex comunisti,producendo nel sistema politico,quello sviluppo di cui i suoi oppositori ex comunisti non erano capaci.
Dunque,facendo i conti: il milione di posti di lavoro li ha creati il mercato internazionale uscito dalla congiuntura del 1990-92,dopo spettava a Berlusconi definire investimenti per il paese con criteri anticorruzione,che consentissero un risanamento delle istituzioni e delle iniziative pubbliche.
Il problema nasce dal fatto che Berlusconi non è stato quello che si proponeva,ma neppure l'opposizione di Prodi.
Il risultato: l'Italia come paese non fa investimenti per lo sviluppo da oltre 20 anni.
Il dato oggettivo fa riflettere perchè in vent'anni sono aumentate le tasse a dismisura e dove sono andati a finire i soldi dei contribuenti,oltre quelli dell'evasione?
Il finanziamento pubblico ai partiti doveva essere abrogato per legge ed invece lo hanno aggirato con un decreto,i soldi della Lega si è visto dove sono stati investiti,ed erano la minoranza,ma gli altri del PdL e del PD.dove sono andati a finire?
Non ci sono falsità che possano giustificare qualsiasi spesa,nè l'inettitudine di Berlusconi di depennare i reati di bilancio delle imprese,mentre Bush li inaspriva perchè ognuno facesse la sua parte verso lo stato.
In Italia i furbi e furbetti hanno continuato a dissipare le risorse,Berlusconi si è messo alla testa dei furboni che hanno fatto investimenti per Mediaset,ma non per la collettività del paese,cioè per tutti.
Prodi non ha raggiunto alcun obiettivo tangibile,neppure la riforma elettorale per defezioni e tradimenti di varia natura.
L'impero del denaro finalizzato alla crescita dell'organizzazione più forte,non dello sviluppo della società italiana;Berlusconi non ha mai abbandonato il suo obiettivo principale,sè stesso e Mediaset ,prima di tutto e sopra tutti,come se fosse il motore della società.
In vent'anni Berlusconi non ha fatto una sola iniziativa pubblica a favore di tutti,della società italiana.
Questo è il motivo politico per il quale deve andarsene dalla politica.
Se prima  Roma era definita come "ladrona" da Bossi oggi è diventata peggio,si sente l'olezzo della casta inossidabile e vetusta ma sempre ingorda.
Il dualismo berlusconiano è stato ed è un dualismo ideologico dello Stato,non Stato Universale Democratico,ma Stato personale Repubblicano,il più forte detta le regole e fa le leggi.la base è quella del pregiudizio,non dell'oggettività,così era per Berlusconi,così era per  l'opposizione di Prodi,D'Alema,Bersani.
Il paese Italia era sempre perdente di fronte al carro dei vincitori.
Ora forse dobbiamo guardare alla realtà senza falsi preconcetti ,sia di destra che di sinistra,dobbiamo abbandonarli,dobbiamo abbandonare gli strumentalismi falsi ed opportunisti per pensare a fare delle nuove organizzazioni politiche che di principio e per regola siano no profit se vogliamo tutelare gli interessi del paese.
Dobbiamo definire i nuovi principi e leggi sulla base delle quali riformare il parlamento ed il numero degli addetti alla politica che non possono essere l'esercito politico che controlla il pensiero dei cittadini,non siamo una Repubblica democratica di carattere Religioso e neppure totalitario,come lo sono i regimi militari e comunisti.

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