Legge elettorale = monopolismo politico.

BO. 22.5.13



Legge elettorale = il porcellum = monopolismo politico.

La situazione è nuova e del tutto inedita come soluzione politica nell'Europa.
Quando si tratta di combinare disastri perversi,astrusi e contorti in politica,possiamo tenere delle lezioni a tutto il mondo.
Se tutti i paesi si sforzano di ridurre all'essenza il ruolo della politica in Italia si fa di tutto per amplificarla.
Se nel mondo la Democrazia funziona con regole e leggi semplici;in Italia le facciamo contorte,perverse fino a distruggere la Democrazia ed il suo carattere scientifico essendo eguale per tutti quindi al di sopra di tutti,come eguaglianza con la legge,su di un piano civile delle relazioni personali e di gruppo.
In Italia con la legge del porcellum,che principalmente garantisce ad una formazione politica di assumare un ruolo predominante rispetto alle altre qualora vinca le elezioni.
Implicitamente si è stabilito il principio antidemocratico che vince il più forte chiunque sia senza alcuna distinzione tra formazioni antidemocratiche e non,formazioni farsa e non.
La base è libera;chiunque si presenta,senza criteri vincolanti e discriminanti tra il ruolo pubblico delle organizzazioni politiche e la funzione privata delle organizzazioni economiche.
In Italia; erano crollati simultaneamente; sia il Sistema socialista Sovietico ed il sistema Democristiano corrotto.
Risultato nessuno dei presenti di quel periodo ha abbandonato la scena politica,hanno cambiato nome e sigle.
Berlusconi,che all'inizio sembrava cambiare le regole ,con la proposta della presentazione pubblica degli obiettivi,in realtà creava una organizzazione politica di carattere economico,con il marchio registrato diventava una attività commerciale regolarmente registrata.
Se rileggete la nostra Costituzione non esiste distinguo nella funzione di una organizzazione Democratica politica,ignoranza e rifiuto dei padri fondatori ad accettare un concetto di Democrazia che ponesse tutti sullo stesso piano e stabilisse che la legge non solo è eguale per tutti,ma è anche simultaneamente al di sopra di tuttti.
Per tantissimi cristiani questo è inaccettabile per principio,quindi la nostra Democrazia è nata come repubblicana,conservando i principi dell'antica Roma,il privilegio del più forte,come organizzazione.
Il pericolo, se esisteva davvero,con gli americani dentro casa,era quello di consegnare in mano ad una concezione dittatoriale ,come il comunismo le sorti del Paese.
Quindi la illegittimità della Democrazia aveva due ideologie contrapposte ma identiche nel fine,il controllo della popolazione,non il governo e l'educazione come il principio Democratico esige.
Ancora oggi siamo rimasti arroccati a quella dichiarazione di principio Tribale,la organizzazione più forte,non importa quale sia il suo carattere,se economico che politico.
Da questo pasticcio Berlusconiano,ma anche di Agnelli,Moratti e tronchetti Provera,come monopolisti nasce il pasticcio e l'arroganza di pochissimi gruppi economici di decidere delle libertà economiche di tutti ed in seguito anche di quelle politiche,senza rispetto per alcuna legge che non sia la loro presonale idea o interesse.
La riduzione al monopolismo politico è la riduzione ad una sola opzione dela realtà,quanto di più assurdo ed anacronistico,l'Europa tra poco dovrà fermare l'Italia se non vuole precipitare.

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