Decreto legge e legge quadro o principio di legge.

Bo. 2.6.13



Decreto Legge e Legge quadro o Principio di legge.

Dalla dichiarazione della Repubblica del 1948 i procedimenti dei Decreti legge sono diventati il modo operativo di Governare in Italia.
Posta la condizione che la Costituzione Italiana fosse chiara e definita.
Il fatto è che comparandola con altre Costituzioni,quella Italiana risulta essere nei principi fondamentali della Democrazia,lacunosa,indefinita ed ambigua.
Dal primo principio Costituzionale assolutistico e dogmatico sulla base del concetto di lavoro,che se caratterizzato in senso contemporaneo necessita,per essere confrontato con altre costituzioni,del termine libertà.
I principi fondamentali della Democrazia sono semplici e richiedono la divisione della sfera Privata da quella Pubblica sulla base di un principio,la privata è sempre riconducibile alla singola persona,la Pubblica è sempre riconducibile alla associazione di gruppo,quindi collettiva.
Ad esempio,in Politica non può esistere un simbolo che sia privato,quindi personale, e tutti i soci,almeno 11 hanno pari diritti nelle scelte.
Posta la base di principio diventa falso politico qualora una organizzazione sia governata da una sola persona,uomo o donna.
Si apre quindi una questione etica tra il Diritto Romano ed il Diritto Democratico,due versioni del diritto piuttosto diverse e contrastanti nei principi e nella loro formulazione.
I Decreti legge utilizzati per 60 anni hanno configurato un " Labirinto" legislativo,fatto di complicazioni burocratiche di controllo ,che ha finito per svilire l'etica della libertà e la libertà stessa,vessata da ideologie deformi la realtà dialettica dello sviluppo,come altresi è mancata una competenza che sviluppasse leggi quadro sulla base di novi principi democratici,meno vessatori della libertà d'impresa.
Il principio democratico richiede che tutti i contribuenti siano eguali di fronte allo Stato democratico,quindi con versamenti proporzionali paritari,in Italia i datori di lavoro o Imprenditori,pagano in differita una qunatità maggiorata,assurdo.
In secondo luogo il Governo Monti ha oltrepassato per infamia il governo Mussolini che nel 1939,stabiliva le ore lavorative settimanali a 40 e l'età pensionabile a 55 per Donne e 60 per uomini.
Il Tecnicismo di Monti ha mascherato una scelta infamante pertando l'età pensionabile a 67 per Uomini e 62 per Donne.
Il manovratore del burattino Monti è stato Berlusconi,con la complicità dichiarata del PD,altro che difesa del lavoro,che non ha fatto neppure Grillo.
In ITalia siamo rimasti ancora fascisti nell'economia nazionale nel modo peggiore il rapporto tra tasse e reddito distribuito ancora con criteri  fascisti del 1934.
Quindi i Decreti legge di 70 anni circa non sono serviti a portare sostanzialmente l'Italia nella Democrazia con criteri economici proporzionalmente corretti per le tasse e ciò ha peggiorato lo spostamento dell'età pensionabile oltre il lecito.
Che Monti non sapesse fare i conti era chiaro,ma che l'opposizione fosse cieca e sorda ed incapace di guardare agli interessi della popolazione non era cosa scontata.
Ora il decreto legge di abolizione del finanziamento pubblico a partiti,diluita e aggirata,ha portato di nuovo ad un falso decreto,che non stabilisce alcun principio di legge democratico delle organizzazioni politiche con i bilanci pubblici e le penalità per chi non le rispetta.
Ancora un pasticcio all'italiana delle ideologie,il cui difetto congenito è l'incapacità di vedere la realtà nel suo insieme e nella dialettica.
Se questo Governo è definito di larghe intese si puo etichettare come Governo dei decretini falsi ed impropri senza i principi di legge.
Grillo denuncia cio che lui non risolve,allora sono capcaci tutti di urlare e dre agli altri di risolvere i problemi,quando dopo si può di nuovo criticare,questa non è opposizione democratica,è opposizione consensuale Repubblicana,decide il più forte anche se in modo sbagliato l'opposizione si adegua.
In Democrazia l'opposizione non si adegua nelle questioni di principio altrimenti siamo sempre arretrati e deficienti,come non esiste la Democrazia se non ci sono i Principi coerenti da rispettare eguali per tutti.
In effetti siamo ancora una repubblica il cui carattere economico è ancora fascista,ma a cosa servono i professori se si insegna a mentire sulle cose e la realtà?
Anche un comico riesce a dire cose serie,quando i politici mentono per mestiere ,tradendo la professione di politico.

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