Grillo:il movimento 5S e la Democrazia.

Bo. 15.6.13



Grillo : il movimento 5S e la democrazia.

Che la crisi del movimento sia avvenuta ora dipende solo dal fatto che i criteri di direzione imprenditoriale dati da Griilo sono esaltati dal fatto che chi dirige deve rimanere esterno alla situazione politica dei parlamentari.
Il movimento 5S ha forti contraddizioni,disposto a ridursi la diaria,per ordine di Grillo ,ma non a decidere sul carattere e principi della legge elettorale.
Che vi sia dell'impreparazione è sicuro,che non sappiano neppure cosa vuol dire politica anche,ma che cominciano a dubitare del carattere democratico del movimento mi sembra a scoppio ritardato.
Il movimento 5S è organizzazione registrata come marchio commerciale,il cui obiettivo di denuncia ,come lo era la Lega e Italia dei Valori,finisce dove inizia,nella semplice denuncia senza nessun impegno ad affrontare il problema sollevato secondo i principi della Legge e della Democrazia.
Il fatto promozionale è stato che l'unico intervento propositivo era l'autotassazione,per ridursi gli stipendi,che ha come effetto quello di una goccia nel mare.
L'idea sproporzionata doveva essere realizzata dal movimento ma non dal capo Grillo e socio Casaleggio.
Grave contraddizione rispetto alle precedenti esperienze.
Ora la natura del movimento viene messa in discussione perchè priva di una strategia adatta ad assumersi delle responsabilità per assolvere ad una funzione dirigente per risolvere i problemi gravi del Paese.
La legge elettorale e la riduzione complessiva del numero dei Politici ,Parlamento e Provincie come istituzioni politiche dirette.
La crisi economica peggiora ,ed i responsabili maggiori sono quella congrega di politici egemizzzata da Berlusconi, con la privatizzazione della politca,stavolgendone l'etica ed il fine.
Risultato si sono mangiati letteralmente i soldi degli cittadini ed elettori senza fare un solo investimento di sviluppo per il paese in 20 anni.
Il movimento 5S ,data l'impostazione ripercorre la strada privatistica,al di la degli slogan di piazza che Grillo rilancia continuamente fino alla nausea,per mascherare anche la sua incapacità,per ritenerlo in buona fede.
Casaleggio non è certamente un socio affidabile,nè economicamente nè politicamente.
Ritengo pertanto che i problemi maggiori ,vista l' incoerenza del Governo,nel rifiutare il carattere grave ed immediato della crisi economica ma non solo,siano quelli della scomparsa dell'opposizione così come si era prefigurata nelle elezioni politiche di febbraio.
La cosa più disdicevole è l'informazione televisiva appiattita sul talk-show,personalizzato che non consente una sana comprensione reale dei fatti,senza falsi inganni o maschere.
Gli imbecilli del giornalismo televisivo si crogiolano nelle stupidità  personali.
Nulla di più sbagliato,perchè nessuno discute dei valori e dei principi della democrazia ,cosa necessaria in un paese che ha le idee a dir poco confuse e non sà che in Italia siamo rimasti fascisti nelle regole che decidono delle percentuali dei contributi della  tassazione sul lavoro,privato e pubblico.
Che dire del nostro giornalismo e dei vaniloqui continui a cui si assiste in Italia,quando non si parla di informazioni deviate e false circa la crisi.
Grillo con la crisi del suo movimento accelera la volontà delle forze conservatrici e reazionarie alla Democrazia un buon gioco per anticipare le elezioni senza arrivare alla riforma elettorale,conducendo in tal modo il paese verso un collasso economico i cui responsabili sarebbero solo quelli al governo:il PD.
Faccia attenzione Grillo alla propria coerenza personale che ufficialmente è in contraddizione con quello che fa.come le organizzazioni a carattere privatistico che devono essere proibite per principio e per legge in una Democrazia che si rispetti e rispetti le leggi universali della Democrazia stessa.
Si scopre perciò che Grillo,come molti italiani,non sanno che Democrazia significa innanzitutto porre gli interessi della comunità Italiana al di sopra di quelli di qualsiasi organizzaione limitata e di parte,all'opposto del PdL e del PD i quali sono ancorati al concetto di Repubblica per il quale è l'organizzazione più forte che decide .
La contraddizione è che qualsiasi organizzazione che pone sè stessa al di sopra di ogni cosa non sarà mai Democratica in quanto priva degli obiettivi del benessere della comunità che è costituita da interessi eterogenei e variegati,in collisione con quelli unilaterali prevaricatori delle esigenze diverse e minori,ma altrettanto rilevanti ed indispensabili per il bene della Comunità Italiana.

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli Art. 35, 36, 37, 38 della Costituzione.

PARTITO DEMOCRATICO: RENZI IL VENDICATORE.

Gli Art. 14, 15, 16, 17, 18, 19, della Costituzione.