La crisi Berlusconi ed il governo Letta.

BO. 28.6.13



La crisi Berlusconi ed il governo Letta.

La crisi Berlusconi esiste anche se viene negata dal Governo in quanto:se il presidente di una delle due componenti del governo viene Giudicata nella istanza del Tribunale colpevole del reato,e viene interdetta la sua presenza dai pubblici uffici,di fatto risulta compromessa l'alleanza delle larghe intese sulla base della quale procedeva questo governo.
Inoltre la intromissione,con emendamento,del PdL,nelle riforme istituzionale risulta essere una violazione dell'accordo di governo.
Berlusconi è manovratore di continue violazioni decise sulla base del suo interesse personale-economico.
A questo punto è chiaro che una sua colpevolezza definitiva penalizzerebbe non solo la sua funzione politica,ma anche quella economica come persona inaffidabile e di dubbia competenza.
In effetti questa è la realtà.;l'apparenza fino ad oggi è stata quella di una persona normale con qualche vizietto per le donne di tipo ambiziose.
La cosa ora non è importante quanto la funzione ed il ruolo del governo che ha ottenuto da Bruxelles circa 9 miliardi per investimenti a favore dell'occupazione giovanile,equivalente a circa 200.000 posti di lavoro per un anno.
La cosa è ridicola,solo una posticipazione dei problemi.
Questo governo posticipa tutto per rimanere in carica e fare quella riforma elettorale che Grillo ed il movimento 5S si rifiutano di considerare indispensabile e urgente.
Inaccetabile che Grillo paragoni Berlusconi ad AL Capone,offende tutti,tranne sè stesso come comico è libero di dire anche l'inverosimile.
Ciò che è peggio è la confusione che si viene creando in un parlamento numericamente esagerato ed ingovernabile senza regole etiche di comportamento politico,come se l'attività politica fosse comparata all'attività degli Dei,senza regole e leggi eguali,dove il capriccio e non la razionalità del bene collettivo della comunità,riesce a dominare.
Il problema non è solo Berlusconi,ma il PD,che si è dichiarato fino a ieri l'avversario politico di Berlusconi ed oggi collabora con la organizzazione politica privatistica dello stesso per governare,incurante dei cambiamenti,come vuole Berlusconi stesso; invece di rompere gli indugi e stralciare la legge elettorale per definirne una nuova con l'ausilio del movimento 5S e dell'Europa.
Letta risulta essere quel dirigente del PD maggiormente compromesso con Berlusconi,dipendente psicologicamente ed incapace politicamente di assumersi responsabilità chiare e decisive:la riforma elettorale si può fare solo senza Berlusconi.
Non vi sono mezze misure,compromessi illusori,Berlusconi è annebbiato dall'ira e dall'incompetenza,così come Letta è illusoriamente convinto di riuscire a sbloccare una situazione di sfacelo della politica con i passi di una formica,quando non diventa gambero,come per il finanziamento pubblico dei partiti la cui riforma è stata posticipata di 3 anni e minimizzata.
Letta lo sappiamo che non rappresenta tutto il PD,ma è vero che Bersani e Renzi sono diventati dei fantaccini vista la loro inapacità di proposta adeguata,si allineano alle decisioni di Letta,inacapaci da sempre di oltrepassare la consuetudine stabilita.
Letta è diventato il difensore dello status quo,quando tutta l'economia va franando sotto le loro responsabilità ed inettitudini.
Scomporre ed isolare i problemi per non mostrare le mancanze e la crescita del deficit,risulta essere lo stesso strumento usato da berlusconi,quando poi inasprire il prelievo fiscale.
Il gioco Berlusconiano dovrebbe essere denunciato ed escluso per affrontare alcune principali necessità della comunità Italiana.
Letta non pare intenzionato a fare il suo dovere,come Grillo che sbraita:il PD ed il movimento 5S sembrano semplici strumenti in mano a due persone inadatte ad essere razionali,cosa facciano i deputati ,oltre a sedersi in parlamento, nessuno riesce a capirlo se non esprimono la loro opinione politica,dal punto di vista collettivo e non personale.
In Italia non vi sono personalità politiche,come professionalmente capaci di fare politica,cioè definire obiettivi per la comunità Italiana.

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