Democrazia e Razzismo.

BO.14.7.13



Democrazia e razzismo.

Calderoli fa la comparazione Darwiniana e non si rende conto di essere lui un australopiteco,il suo pregiudizio è quello di non guardarsi allo specchio e non volersi confrontare con nessuno,perchè non ha raggiunto la maggiore età culturale.
Il pregiudizio razzista è espresso da un deputato Italiano verso una deputata e ministro Italiano;Calderoli verso la Kyenge.
Il pregiudizio razzista è tale per mancanza di cultura scientifica e sociale,ma l'Italia riserva delle sorprese a ben guardare dentro la situazione culturale.

Calderoli è solo la punta di un iceberg :Calderoli esprime il pregiudizio radicato nella cultura conservatrice dogmatica verso il lavoro e conseguentemente chi lavora.
Il concetto di lavoro nel senso più semplice e necessario del saper fare,ma è al tempo stesso il lavoro più semplice della scienza a gettare le basi per il sapere futuro,esempio la rivoluzione Copernicana,che cambia la centralità della Terra rispetto agli altri pianeti ed il Sole in particolare:semplice ed indispensabile per comprendere la realtà.
Il pregiudizio è tale quando non esistono motivi reali e logici insieme per considerare reali le parole usate per definire la realtà,Calderoli fa quindi una provocazione.
Pregiudizio è una opinione insensata e strumentale con il fine diverso dalla premessa.Esempio se dico che calderoli è una scimmia,allora penso che tutti gli uomini siano scimmie,se ragiono logicamente.
Se invece dico che Calderoli è una scimmia solo perchè imita gli altri e quindi non è un uomo razionale,creo un pregiudizio perchè voglio definire in tutte le cose  il signor Calderoli come irrazionale = deficiente,come deficiere,mancante di qualche elemento culturale.
Il pregiudizio razziale è quindi un pretesto espresso direttamente verso le persone.
Il pregiudizio dogmatico del lavoro è razzismo sociale espresso indirettamente verso le persone non ricche,come se la ricchezza fosse nata dal nulla.
Il pregiudizio del lavoro è equivalente al pregiudizio sociale delle classi.
Il rappresentante di questa tendenza culturale è certamente quella classe di arrichiti senza la libertà d'inventiva,ma solo per imitazione dei paesi più avanzati,quando l'Italia rifiuta per la popolazione normale uno sviluppo che metta in discussione il controllo esercitato su di essa dalle autorità,con i dogmi culturali vigenti,come la gerarchia unica a carattere verticistico.
Il pregiudizio verso il lavoro si esprime con il dogmatismo ed ideologismo della definizione di lavoro,tranne quella di lavoro e libertà.
Il pregiudizio dogmatico significa definire il lavoro come assoluto,quando invece è storicamente determinato e con esso la libertà,ovvero i rapporti di libertà nello spazio e nel tempo della giornata che la popolazione in generale detiene rispetto a chi dirige.
Il lavoro e la libera iniziativa,come la libera inventiva sono la leva per lo sviluppo,ma in Italia questa leva pare non sia scritta e definita da nessuna parte della Costituzione,si vede che gli effetti della seconda guerra mondiale sono stati traumatici per la cultura italiana,che mai si è assunta delle responsabilità nel suo insieme,tranne i casi isolati.
Esistono quindi due forme di razzismo una diretta ed una indiretta,ed entrambe discriminatorie della razionalità vissuta diversamente dalle diverse classi sociali ed etnie o gruppi sociali rispetto ad altri.
Posta la condizione che esistono sempre situazioni più avanzate ed arretrate le une rispetto alle altre,altrimenti non si capirebbe chi è avanzato e chi arretrato.
La pregiudiziale limita la razionalità delle persone a descrivere la realtà quindi a rapportarsi ad essa e... maggiori sono le difficoltà maggiore diventa il pregiudizio diretto ed indiretto.
Il pregiudizio è quindi l'infondatezza di una opinione priva di razionalità,funzionale ad un interesse limitato e contradditorio,quello della incapacità di conoscere la natura,ovvero ciò che è diverso da sè stesso:e l'esempio peggiore è che esso viene applicato dall'uomo verso la donna in generale.
Quindi Calderoli è pregiudizioso da due punti di vista uno particolare,di etnia ed uno universale verso la donna.
Inutile dire che l'irrazionalismo pregiudiziale deve essere definito come deficiente,cioè mancante di razionalità coerente con la realtà.ma forse questo è un vizio culturale assai diffuso nei politici che della realtà del paese Italia non si vogliono occupare;come non si vogliono occupare delle leggi universali della Democrazia come :leggi eguali per tutti,senza la distinzione pregiudiziale nei termini di : tutti sono uguali di fronte alla legge.
In Italiano significa che tutti sono eguali e.......... non che la legge è eguale per tutti,il pregiudizio verso il valore della legge è definito a priori,questo fa della cultura Italiana una cultura pregiudiziale verso il valore delle leggi ,ed in particolare quelle scientifiche,ma forse questa non è una novità.

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