Grillo :il presidenzialismo -e Berlusconi.

Bo.2.7.13



Grillo : il presidenzialismo - e Berlusconi.

La situazione Italiana,dal punto di vista Politico ed Economico,non è stimata ed ammirata in Europa,per due semplici motivi: la direzione politica degli ultimi 20 anni,minimalista per l'Europa e contradditoria,come dal punto di vista economico la concentrazione di poteri in mano a monopoli,come per l'industria dell'auto,così per l'industria dell'informazione;Agnelli e Berlusconi.
Una situazione sempre più difficile per il peggiorare della crisi economica,che manovrata dai monopoli italiani ed il sistema politico burocratico stà dismettendo una parte consistente dell'apparato produttivo,per dislocarlo altrove con costi minori.
I costi esorbitanti nell'ultimo 70 ennio sono dovuti alla paura ed alla incapacità delle classi dirigenti politiche a svolgere una funzione ed un compito Democratico,le ideologie,cattolica e comunista non lo hanno permesso per i loro pregiudizi.
Grillo non lo dice apertamente ma è presidenzialista ed antipreisdenzialista al tempo stesso,critica ma dice al presidente quale è il suo dovere,questa è arroganza semplice e strumentale.
Politicamente non ho nulla in contrario al presidenzialismo fatto sulla base di un criterio Democratico,dove l'elezione diretta del Preisdente è controbilanmciata dall'elezione diretta della Camera e Senato;quindi due elezioni dirette che si bilanciano con equilibrio dei poteri e garantendo l'autonomia della magistratura vincolata ad una etica più rigorosa in tutte le sue componenti.
L'elezione diretta del presidennte è il cavallo di troia che Berlusconi vuole usare per evitare a sè stesso una fine miserevole.
La sua fine miserevole,ma non per la sua ricchezza estorta con la politica,è già stata decretata dall'Europa senza appello.
Grillo senza fare queste considerazioni si presta a fare da spalla a Berlusconi dopo averlo condannato sul piano personale,ma non su quello politico.
Grillo disattende le promesse fatte a tutti i livelli,anche quello dell'autoriduzione che viene modificata ad hoc per la realtà contingente.
Grillo è stato l'ultimo tranello nel quale sono caduti gli Italiani/e nel pensare che una associazione privata politica sia garante della Democrazia :significa che molti Italiani/e non hanno ancora capito cosa vuol dire Democrazia.
Lo slogan Democrazia è il potere del popolo ,rimane frase demagogica e vuota,non significa nulla ,come le urla viscerali che fa Grillo alle quali,dopo gli insulti ai colpevoli non segue una azione politica coerente di legge.
Così è la politica istituzionale di Grillo opposta ed identica a quella di Berlusconi per ottenere un presidenzialismo, come voto plebiscitario sulla persona,non come voto alla politica  per il paese fatta dalla persona,come primo fattore.
Il secondo fattore ,base della Democrazia,è l'elezione diretta dei deputati senza la quale non si può fare l'elezione diretta del Preisdente.
La condizione indispensabile per la democrazia,ma non per Grillo e neppure per Berlusconi.
Risulta chiaro ed evidente che il PD,non sà che pesci pigliare e neppure si vuole assumere delle responsabilità dirette,come dimostra il governo di Letta.il quale aumenta le tasse tergiverasando su altri inutili argomenti creati ad hoc.l'IMU e l'IVA.
Non sono necessari grandi numeri per fare bene le cose.ma la forza razionale della logica della realtà,ma siccome sanno che la conoscenza della realtà può essere pericolosa per risolvere i problemi diversamente dal passato,molti giornalisti arrancano nella difesa ottusa delle falsità statistiche inviate opportinamente per sviare l'attenzione.
La scelta è ardua ma importante è capire il senso delle cose,dell'aberrazione del sistema politico che deve essere democratizzato sulla base di principi di libertà e razionalita collettiva comune al popolo italiano.

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