Integralismo e Democrazia.

Bo. 9.7.13



Integralismo e Democrazia.


Quando si parla di Integralismo la parola è strettamente attinenete ad una forma dogmatica religiosa che viene trasposta in modo diretto,con le sue regole ,nella vita pubblica di tutti i cittadini diventando Politica.
L'integralismo è la forma meno dialettica ed aperta al confronto di ogni concetto espresso nelle diverse attività dei gruppi sociali,in qualche modo è direttamente rapportabile al concetto di puritanesimo,in Europa,nei secoli dell'alto mediovo e inizio della modernità.
A differenza del puritanesimo che mantiene una limitata espansione l'integralismo usa tutti i mezzi possibili per affermarsi.
L'integralismo è la forma mentale schematicamente statica,in qualsiasi ambiente,dall'economia delle multinazionali alla politica Italiana degli ultimi 20 anni.
L'integralismo è un complesso di superiorità affermato collettivamente come successo dell'organizzazione in base al quale ritenere sè stessi,collettivamente come gruppo,al di sopra delle regole comuni per il successo ottenuto.
L'integralismo è il rifiuto di confrontarsi su di una base paritaria,concettualmente,con altri diversi da noi solo all'apparenza.
L'Integralismo Religioso e di costume,simultaneamente,hanno la presunzione di definire in modo unico le regole civili e politiche della Società,dove ogni idea o costume o innovazione di abitudini,anche per mezzo della tecnica,viene rifiutata pregiudizialmente o accettata srumentalmente.
L'integralismo  ha come strumenti: la persuasione condizionata e / o l'intimidazione coercitiva,in base ai quali con opportune visioni manipolatorie induce al comportamento definito,ma è anche l'applicazione rigorosa di regole comuni .limitate all'ambiente circoscritto,quindi valide nella loro sostanza .
Le formalità acquistano valore pressochè assoluto nella procedura ,diventando dei codici morali considerati leggi,inopportunamente, il formalismo integralista dei codici, diventa legge uguale per tutti.
In questo modo la forma integralista racchiude tutta la descrizione della realtà secondo un criterio di base,ed essendo uno solo il criterio,la sua esistenza dipende dalla negazione di qualsiasi criterio comparativo,di conseguenza anche dei soggetti portatori del confronto.
La Democrazia all'opposto ha come base il dualismo,per mezzo del quale la dimostrazione dell'esistenza di ogni cosa dipende dall'altro,non identico al primo.
Si pone la condizione universale di assurdità: se esistesse uno ed uno solo dei componenti,tutti eguali a sé stessi,non esisterebbe prova dell'esistenza di questa unica realtà.
Il principio di assurdità,ha come pretesto,la superiorità,il narcisismo ed idealità ,per mezzo dei quali pregiudizialmente affermare l'esistenza di una cosa unica in assoluto.
Se il concetto rimane idealistico per estrapolazione allora è corretto simulare astrattamente una ipotesi virtuale,non reale,non vera,ma indicativa di un problema irrisolto.
La Democrazia,come rappresentazione della realtà ammette solo soluzioni comparabili e confrontabili tra loro.

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