Berlusconi : la legge sono io.

Bo. 10,8,13


Berlusconi : la legge sono io.

Non lo dice esplicitamente,ma lo fa capire con le continue proposte di riforma della Magistratura,per controllare i magistrati e le loro sentenze a seconda della volontà politica.
Per Berlusconi non esistono leggi oggettive valide per tutti.
La semplice frase : La legge è eguale per tutti ,diventa per Brlusconi una blasfemia,lui che ha fatto tanto per l'Italia,come Mediaset,e dopo ancora mediaset,solo che se gli si chiede se ha pagato tutte le tesse e non ha mai usufruito di sgravi fiscali in questi venti anni,riesce a deviare le risposte.
L'Idea che siano le persone ricche e potenti a fare le leggi sulla base dei loro interessi di governo è la pratica della Roma Imperiale,che con i generali arricchiva l'impero conquistando nuovi territori.
Berlusconi non ha conquistato nessun mercato,anzi semmai lo ha perso,ma ha invece posto sotto il suo controllo quasi tutta la Rai.
Quindi Berlusconi non ha alcun diritto di credersi un donatore dell'Italia perché ha svolto male i pagamenti delle tasse,e neppure ha il diritto di pensare che le sue leggi dovute alla sua personale visione delle cose,soggettiva quindi ,sia oggettivamente la soluzione più giusta e corretta per la comunità Italiana,che lui spesso dileggia.
La clack dei suoi fedeli esulta o piange a seconda delle sue vittorie infischiandosene delle leggi,considerate come ostacolo a grandi fini politici,dei quali nessuno sa dire cosa sono.
Berlusconi è l'imprenditore politico più incompetente che vi sia in Italia,ma smanioso di affermarsi come leader indiscusso contro quella leadership ,ex comunista,incapace quanto lui di guidare il Paese oltre una visione deformata e distorta della Democrazia.
Berlusconi considera sciocchezze ed inezie le gravi azioni,da lui compiute,considerate come reato contro la libertà di espressione,in primo luogo,contro industriali come lui,non ha esitato ad usare mezzi illeciti,come la truffa,la corruzione,pur di ottenere un giudizio a lui favorevole,senza alcuna importanza delle Leggi.
Berlusconi,considera la Legge come lo strumento dei Potenti per governare,solo che questo è un concetto tribale,personale e soggettivo,senza neppure l'arricchimento della popolazione italiana che lui sta immiserendo insieme al PD in questi ultimi 20 anni,per pregiudizio e discriminazione verso il lavoro.
I Romani sapevano che la loro forza era la capacità tecnica di lavorare e combattere,Berlusconi non ha la pallida idea di che cosa significhi questo,chiuso nel suo tornaconto imprenditoriale,senza espansione.
La difficoltà di affermare che Berlusconi è un grande leader stà nel fatto che come imprenditore ha goduto della protezione delle forze politiche di governo,DC e PSI allora,oggi la sua posizione è rimasta invariata,che oltre la demagogia,non si è dimostrato responsabile per il paese.
Berlusconi è la legge secondo la Storia di 3000 anni fà quando non esisteva ancora Roma,pare che vi sia un blocco mentale nel comprendere la realtà della scienza e delle Leggi di natura,eguali per tutti,la cultura di berlusconi non è sicuramente laica ed etica,ma il prodotto di uno sviluppo strumentale della scienza e della tecnica pigati a principi incoerenti con essa ed ecco il risultato,il disfacimento della Democrazia,che lui lo ammetta o no,le leggi mondiali non sono le sue asfittiche e stolte definizioni di leggi soggettive,ritirarsi è un'azione razionale che Berlusconi non riesce a comprendere,ed ancora meno che vi siano legggi che glielo proibiscano perchè contro gli interessi dell'Italia e della comunità Italiana:
Berlusconi è colpevole anche di ignoranza ,e con i soldi che ha è il reato più grave,perchè si diventa stupidi ad ignorare la realtà della natura e delle sue Leggi.

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