La crisi : 9 Milioni,tra disoccupati e precari.

Bo. 28.8.13



La crisi : 9 milioni,tra disoccupati e precari.

La Repubblica finalmente dice quali sono le cifre approssimative,ma esatte,della crisi che investe l'Italia,senza intravedere ad ora una sola possibilità di sviluppo vincolato alla riforma del Sistema politico e la legge elttorale.
In nessun caso è possibile cambiare uno stato delle cose se non si affermano i Principi della Democrazia del lavoro.
L'oggettività sta tornando di moda,anche per  la scienza Fisica,come lavoro oggettivo sulla misurazione della realtà naturale che ha dei criteri di base fondamentali ed insostituibili,come le misure di essi.
Grillo dovrebbe guardarsi allo specchio se vuole davvero proteggere la classe imprenditoriale,artigianale,piccola e media,ma forse neppura lui sa cosa dice,quindi diventa il buffone di qualcuno con il suo movimento privato 5S che urla le dimisioini di Napolitano,prima della riforma elettorale.
Anche se Napolitano capisce poco ,non è un ladro,non truffa quando dice che si deve ripristinare la Democrazia,quindi l'ostinazione di Grillo è strumentale ed iniqua,nulla di oggettivamente responsabile,dopo le sue urla il vuoto della proposta,che come buffone evita di prendere una posizione sull'IMU e l'IVA per gli Italiani,chissà perchè fugge dalle responsabilità del ruolo che gli compete.
Siamo stanchi dei giochi Berlusconiani,perchè ha perso la comunità italiana,ed il prestigio del Paese,per quanto arretrato e difettoso fosse,nulla in confronto alla privatizzazione economica dello Stato Italiano,sottoposto alle ambizioni di un singolo uomo privo di competenza,ma affermatosi sulla base dell'idolatria per il denaro da parte di molti poveri.
Quell'idolatria verso il denaro che li ha resi molti più poveri,dopo una prima elemosina,ed ora ci ha reso più poveri tutti.
L'Italia deve ora affrontare una evoluzione della crisi del tutto imprevista agli sprovveduti;la crisi con i paesi che si devono sviluppare.
La cifra : 9 milioni fa preoccupare se la situazione di stallo e blocco politico rimane invariata per una legislatura,come vorrebbe Letta per ambizione.
L'ambizione logora l'intelligenza e le capacità cognitive.
Non vi è dubbio che la crisi incalza se non si interviene con manovre appropriate e razionali per lo sviluppo.dove gli apparati della burocrazia politica ;trasformati in professionisti della politica produce maggiori danni del previsto data l'incapacità tecnico.economica di controllo secondo criteri di razionalità oggettiva,che i burocrati scambiano per quella soggettiva,come la Santanchè,Gasparri,Rutelli,Casini.
La crisi è quella della società gerarchica organizzata da Mussolini nel 34 ed ancora in atto in Italia,con il consenso dei tre  Sindacati CGIL,CISL e UIL;come quello dei grandi imprenditori come Agnelli,Berlusconi,Moratti,lo Stato della Chiesa.
Una Italia asfittica ed ingessata,che vecchi drogati di ideologie si angustiano a voler mantenere arretrata ed antidemocratica nel modo di lavorare,quindi di dirigere.
Non vi sono possibilità di rinviare ancora per molto tempo la risoluzione dei problemi senza affrontare le questioni di Principio dell'ingerenza religiosa nello Stato Laico e razionale fondato sulla oggettività della natura e delle sue Leggi senza le quali la specie Umana non esiste se vengono a mancare.
La consapevolezza scientifica di questo presupposto è la base per la Democrazia proporzionale e diretta come lo è la natura nelle sue leggi.
Ora e sempre - X Legio - Italica.

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