La crisi del Mediterraneo.

Bo. 16.8.13

La crisi del mediterraneo.



Il giornalismo italiano diventa venditore di immagini entusiasmanti ,per la cacciata dei dittatori dai paesi dell'Africa del Nord il Magreb,Tunisia,Libia ed Egitto,ora anche la Siria,più difficile.
L'Italia è il paese meno indicato a proporre la democrazia all'estero,siccome l'abbiamo persa in casa ad opera di Berlusconi ed opposizione,PdL e PD.
Tutti i Paesi arabi insorti reclamavano una redistribuzione più equa tra la popolazione della ricchezza controllata dai dittatori,di cui Berlusconi si considerava " amico",vedi Gheddafi,ed il Leader Kirghiso.
La cosa è grave,perchè i Paesi arabi sono convinti di poter redistribuire una ricchezza che l'occidente Europeo pagava a Gheddafi ed altri.
Quella ricchezza è scarsa ed inappropriata,pagata sottocosto dall'Europa a quei dittatori che mantenevano bassi i prezzi.
La crisi è grave perchè se i Paesi Europei non sono in grado di offrire una idea della Democrazia come sistema corretto e funzionante senza corruzione,tipica dei dittatori e delle situazioni dittatoriali in via di principio; possiamo ritenere che la rivolta araba si rivolgerà verso i paesi che non li hanno aiutati.
Siccome la crisi della Grecia,Italia e Spagna è di fatto anche crisi della Democrazia,distorta,manipolata,ed in Italia estirpata nel suo principio fondamentale,l'elezione diretta del deputato a scelta libera del cittadino,la cosa deve essere affrontata pubblicamente da tutti.
Chiunque non affronta questo problema si schiera contro la Democrazia e lo Stato di Dirittto della libertà;Grillo ad esempio nella sua confusione mentale di comico.
Se persiste a chiedere le elezioni anticipate senza riforma elettorale, lo possiamo definire un ladro politico della libertà,non tanto dei soldi,ma del mezzo per fare soldi,lui che comicamente a forza di fare battute sui ladri è diventato a sua volta il ladro più grande dopo Berlusconi,anzi lo affianca sistematicamente per appropriarsi ad un costo minore del Potere,un delirio tragicomico per il paese.
L'Italia non solo entra in difficoltà,ma si espone ed espone l'Europa a rischi maggiori di irresponsabilità politica.
Berlusconi è colpevole e se ne deve andare dalla vita politica,per aver diffamato il Paese Italia con il suo comportamento,e per le scelte politiche privatistiche che hanno svuotato lo Stato Democratico dei mezzi economici e della volonta pubblica di sviluppare il paese.
L'arretratezza culturale e tecnica dovuta in modo particolare ad un clericalismo moderato che ha favorito Berlusconi e la Chiesa come Stato,sono diventati una palla al piede per lo sviluppo del Paese.
Grillo è falso e stupido quando rifiuta la discussione sulla legge elttorale,perchè essa è il principio di base della Democrazia ed è fondamentale ripristinarla,come principio e come regola dell'onestà specchiata per legge inviolabile.
Napolitano farebbe solo alcuni mesi fino alla fine dell'approvazione della legge elettorale e Berlusconi sarebbe definitivamente sconfitto dagli Italiani/e per le sue truffe ai danni del Paese.
Il PD se ha ancora una parte laica ed eticamente legata al lavoro libero e razionale come ragionevole e competente è ora che dimostri di conoscere il principio di Democraticità,limitata e relativa ed indispensabile nella sua etica e pratica.
Ora e sempre    X Legio Italica..Democratica, indipendente e libera.

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