Legge elettorale = Principio Democratico.

Bo. 1.8.13


Legge elettorale = Principio Democratico.

Coloro che sventolano con molta facilità la loro opposizione alla Legge elettorale definita il  "Porcellum", voluto da Berlusconi e da alcuni suoi fedeli esecutori,tra i quali anche la Lega di Bossi.oggi hanno un facile consenso dopo averla usata senza troppe critiche.
In Italia vige la regola poco obiettiva che chi ha i soldi è intelligente,cosa non automatica.
In Italia vige la regola,non scritta,che i politici fanno ciò che vogliono ingannando la Popolazione,i cittadini/e.
Vedesi finanziamento pubblico ai Partiti,ed altri finanziamenti collaterali,a giornali e quant'altro,annullati dal referndum,che i politici hanno ridefinito e rinominato per mantenere invariato il finanziamento.
La politca,in Italia ,non è soggetta ad alcuna etica e neppure a delle Leggi e principi Costituzionali validi per tutte le persone.
Berlusconi dovrebbe essere processato per pregiudizio e discriminazione del Sistema Democratico ed espulso dalla politica,come campo di intervento ,in quanto con il " Procellum" ha di fatto eliminato il Principio Democratico dall'Italia,sancito dal Rapporto Elettori ed Eletto,Deputato a svolgere un lavoro per conto ed in nome della società.
Berlusconi è colpevole di Lesa Democrazia.
Perchè si capisca il valore dei principi Democratici,devono essere scritti a chiare lettere ed in forma ben formata,cioè semplice;esempio :il Deputato svolge un Lavoro Pubblico per la Comunità Italiana,quindi l'amministrazione dei suoi interessi,tutti gli interessi deve essere pubblica.
Letta si sottrae a questo principio ,che è USA,figuriamoci cosa non vuol far sapere.
Così pure l'epoca dei decreti legge o Decreti Truffa deve finire perchè anticostituzionali.
Grillo tace,sopra un principio generale,mette in difficoltà un movimento privatistico come il 5S.
Il PdL si dice disponibile con il criterio che vuole condizionare e manipolare i rapporti e le proporzioni,che sono di fatto inconfutabili se si vuole essere obiettivi sulla base di un criterio universale ,quindi uguale per tutti.
Per fare una Legge elettorale Democratica e Libera,si deve modificare la Costituzione per sancire il principio che il lavoro da Deputato o senatore ,è soggetto alle Leggi del lavoro ,ed ha limite di età,come pensionabile,inutile che costoro una volta eletti si credano insostiuibili ed indispensabili.
La formazione culturale diventa strategica,oggi siamo considerati dei cretini a livello di istruzione pubblica,opera del PD e PdL con 20 anni di Governo.
Il PD misura la sua Democraticità sulla base della propria ricchezza,facile pensare che la legge elettorale possa essere manipolata nei principi proporzionali.
Letta non è garante di nessun processo Democratico per la Legge elettorale,come non lo è il PdL,siamo di nuovo di fronte ad uno esautoramento della POpolazione,considerata incapace,da Letta ed Alfano.
La legge elettorale per essere Democratica impone la revisione della formula Costituzionale,cosa che né il PD ed il PdL vogliono fare.
Grillo che potrebbe chiamare i Blog ed i cittadini per un referndum consultivo di orientamento va in vacanza e non parla dei Principi Democratici,il suo principio sono i soldi = ed opposto a Berlusconi.
La consultazione pubblica con dibattiti aperti potrebbe essere fatta dai giornali ,Repubblica,Stampa,Corriere della Sera ed altri,sulla base dei Principi e regole o Leggi universali,ma ciò in Italia è disdicevole e proibito.
L'Istituzione della Chiesa deve tacere ed ascoltare i principi di razionalità ed etica della scienza,senza pregiudizi.
I nostri politci devono dire pubblicamente ed in modo esplicito quali sono i principi e le regole che definiscono la nuova legge elettorale che deve dimezzare i Parlamentari da oltre 1000  a 550 circa.
La cancellazione delle Provincie come Istituzione politica e la revisione delle professionalità ,l'eliminazione degli sprechi e delle guadie del corpo.
Altri pregiudiziali privilegi,demagogici e discriminatori del Lavoro libero e razionale devono essere sanciti con chiarezza ed inconfutabilità.
Berlusconi è colpevole di aver trascinato l'Italia in una condizione di incapacità immediata di risposta efficace ad una crisi che  si estende anche a paesi in via di sviluppo come Cina ed India,ed Africa,che sono oltre la metà della popolazione del Pianeta.

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