Sindacati e Lavoro,in Italia.

Bo. 17.10.13
Sindacati e lavoro in Italia.

Un sindacato democratico deve rappresentare l'interesse del lavoro,che non è mai solo quello del lavoratore ,ma è anche quello dell'imprenditore,ovvero del gruppo che dirige,posta la condizione che non vi siano truffe di bilancio nell'impresa.
Ora i sindacti Italiani hanno concordemente utilizzato la cassa integrazione,come la Mobilità,come istituzioni vincolate alla approvazione dei sindacati.
Se vi fosse stato il reddito di cittadinanza per tutti i lavoratori dismessi per crisi non avremmo appesantito  ed aggravato i costi della crisi che pesa in primo luogo sui lavoratori come classe più debole.
Il fatto è che i Sindacati,CGIL,CISL e UIL,come sindacati degli anni 50,ideologici ed autoritari,hanno preteso il mantenimento dei meccanismi da loro controllati per il loro consenso vincolante,obbligando le imprese a percorsi burocratici e costosi,come i lavoratori,col risultato che coloro che hanno lavorato per 25-30 anni si ritrovano dopo tre anni senza salario o reddito con famiglie a carico.
Questi sono i sindacati che criticano il governo perchè non agisce correttamente con perequazione.
La loro inossidabile  ideologia.praticata come controllo autoritario del lavoro rimane una condizione arretrata,come la loro condiscendenza indiretta a mantenere le sperequazioni dell'INPS,create da Mussolini nel 1934 ,che sono alla base dei criteri di contribuzione sociale diretta ed indiretta del lavoro.
La sperequazione dei principi dell'INPS è alla base del lavoro pubblico e privato in Italia,ed esso non lascia alcun margine di libertà di scelta al lavoratore che vuole decidere una pensione diversa da quella autoritariamente decisa dall'INPS con criteri mussoliniani.
Secondo questi principi economici di diseguaglianza di fronte allo Stato siamo ancora tutti degli accoliti del fascismo,inconsapevoli finchè i dirigenti dei sindacati non denunciano questa situazione come vessatoria e discriminatoria per piccole e medie imprese,come per gli artigiani,ma in primo luogo per i lavoratori.
Un governo di "larghe intese" ma di strette vedute ,perchè non capisce che per superare la crisi si devono eliminare queste sperequazioni del sistema economico,utili solo ai monopoli per controllare i concorrenti del libero mercato.
I monopoli hanno distrutto il libero mercato in Italia,con la complicità e la corruzione del sistema politico ideologico e idealistico,Berlusconi ed Agnelli sono la dimostrazione di un potere economico avverso al libero mercato.
Quindi il libero mercato in Italia è controllato da due grandi gruppi economici,il cui potere è concentrato nelle mani di due persone,l'opposto della libertà di iniziativa,per cui il mercato italiano rimane ,nella sua complessità,non affidabile in quanto vincolato al permesso di operare di questi due grandi gruppi,come una sorta di pedaggio o controllo improprio sull'operato di altri.
L'Italia,per responsabilità di Berlusconi ed Agnelli,come per i politici comperati o venduti,al miglior offerente dei due,rimane un mercato privo delle regole di Libertà che uno Stato Democratico deve fare valere al di sopra di tutti gli interessi particolari e personali,come privati.
La libertà di dissenso  verso questa situazione è legittima dal punto di vista di un regime democratico ,che unico,garantisce a tutti le stesse libertà,come possibilità di sviluppo se si sceglie la libertà del lavoro come strumento di emancipazione e sviluppo.
L'Italia è certamente un mercato limitato e vessatorio,come controlli indebiti e non regolari sulla presenza di altri attori che abbiano un peso sullo sviluppo del paese.
Ma ora anche questa barriera stà crollando  nei settori più esposti alla crisi,ma non ha intaccato per ora, i poteri forti;auto ed informazione.
Il governo come i sindacati sono legati da una catena alle caviglie che rende inagibili percorsi di sviluppo che non siano controllati dalle due gandi famiglie,che come onnipotenti,con la corruzione bloccano il paese in una arretratezza senza possibilità.
Le larghe intese sono contradditorie verso sè stesse,perchè non fanno nessuna intesa per lo sviluppo che sia anteposta agli attuali bisogni della classe politica corrotta ed incapace.
Ora e sempre .- X Legio - Italica

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli Art. 14, 15, 16, 17, 18, 19, della Costituzione.

Gli Art. 35, 36, 37, 38 della Costituzione.

PARTITO DEMOCRATICO: RENZI IL VENDICATORE.