Berlusconi : l'Impero di immagini e parole.

Bo.12.11.13

Berlusconi : l'impero di immagini e parole.

In questa epoca,l'affermarsi dei mezzi di comunicazioni delle immagini e parole,distoglie l'attenzione dalla realtà,dalla cultura della produzione,che appare come come effetto collaterale delle immagini.
L'impero economico di Berlusconi non potrebbe essere più evanescente,perchè una televisione non vive solo di pubblicità fatta in questi modi.
La televisione nasce come mezzo di comunicazione delle informazioni,prima che essere veicolo pubblicitario.
L'idea che le parole e le immagini vengano trasferite in casa di ogni abitante,o quasi ,dell'Italia,può creare una idea di onnipotenza o onnipresenza nei luoghi più impensati del paese,e come effetto controproducente potrebbe creare l'idea di avere una immagine di sè stesso come possessore della realtà,ciò che è diventato Berlusconi in un primo periodo. 
Oggi il criterio Berlusconiano ha esaurito la sua forza,rimane infossato in una palude di parole ed immagini che non rappresentano più la realta del paese,anzi è stridente ciò che appare in televisione con la realtà della crisi,che Berlusconi ha negato fino a ieri,tracotante nelle sue affermazioni di beffa verso le classi sociali lavoratrici.
Berlusconi ripropone oggi la formazione politica iniziale chiamata : Forza Italia ,slogan di tutti gli sport nazionali rappresentativi del paese.
La sigla non è quindi una formazione politica in senso culturale,è una organizzazione privata,il cui marchio non è collettivo,ma individuale in primo luogo;ragione per la quale Berlusconi rimane ed è il titolare della impresa politica,il cui carattere è privatistico,quindi incostituzionale nei paesi democratici Europei.
Berlusconi è ignorante e stupidamente arrogante quando ignora volutamente e coscientemente i principi Costituzionali Democratici dei più grandi paesi del Pianeta,come criteri di sviluppo sociale ed economico,che hanno determinato lo sviluppo del mondo ed anche il nostro,con protagonisti che sono dovuti emigrare per i pregiudizi religiosi e clericali,quando non erano i nobili ad essere pregiudizialmente contrari.
Berlusconi,oltre l'immagine dell'imbonitore che promette quello che non è capace perchè irrazionalmente ammalato di egocentrismo politico ed economico,ragione per la quale pensa sempre e solo ai propri interessi mai dismessi in realtà,ma solo trasposti nella RAI diventata una succursale di Mediaset con l'insediamento in molte trasmissioni degli uomini e donne prima dipendenti Mediaset.
Berlusconi non ha mai pensato allo sviluppo del paese Italia come una dinamica di Libertà della concorrenza e definita dal mercato Europeo,egli ha sempre anteposto i pregiudizi Costituzionali a salvaguardia dei monopoli economici italiani,sotto il protettorato culturale dello Stato del Vaticano,preoccupato del controllo del mercato e non della libera concorrenza.
Così è Berlusconi,il prodotto del clientelarismo clericale e moderato,come baluardo forte della cultura totalitaria italiana celata dietro insignificanti principi Costituzionali che non vengono rispettati dalle organizzazioni politiche ideologiche ed idealistiche,cioè comunisti,socialisti,liberali e cattolici.
La crisi è crisi di valori sociali ,culturali e politici,perchè parziali,limitati e distorti,che Berlusconi interpreta appieno,perchè in Italia manca una conoscenza della scienza della natura come regolatrice delle relazioni tra gruppi sociali nella società,della loro rappresentazione proporzionale,che non è equivalente a mille garibaldini,come mille deputati,anche perchè questi ultimi si sono dimostrati degli incapaci negli ultimi venti anni.
Porre mano alla Costituzione confrontandola culturalmente con le altre e la realtà sociale e scientifica ,significa definire i principi della comunità italiana eguali per tutti,nessuno escluso ad iniziare dagli eletti deputati ad un lavoro per la collettività intera,quindi senza fini di profitto personale o di lucro di organizzazione politica,come invece accade oggi.
La corruzione è diventata criterio di mediazione perchè non esistono in Italia ,principi inconfutabili e logicamente coerenti che siano la guida dei dirigenti politici fino all'ultimo arrivato dei cittadini/e.
Berlusconi è stato l'ultima diga del monopolismo economico e culturale dei cristiani clericali,legati allo Stato del Vaticano,cioè di uno Stato con potere assoluto culturale e temporale,che ha esercitato sull'Italia e sull'Europa una forte influenza di condizionamento logico coerente della cultura.
Gli Italiani/e possono tornare ad essere un popolo unito fiero delle proprie tradizioni culturali che non sono in primo luogo solo religiose,ma razionali e coerenti con i principi dello sviluppo.
Ora e sempre . - X - Decima . - Legio . Italica d'Europa.

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