Il leader italiano e la Legge universale democratica.

Bo. 26.11.13

Il leader italiano e la Legge universale democratica.

In Italia chiunque abbia studiato ,almeno fino alla terza media sà che nella Roma Repubblicana ed Imperiale,le leggi erano fatte dalla società,e quando è diventata imperiale e consensuale,le Leggi venivano fatte dall'Imperatore,in primo luogo.
La legge era quindi uno strumento dell'Imperatore in primo luogo e se non andava bene la Legge si assassinava l'imperatore;i 2/3 degli imperatori Romani sono stati assassinati.
La lezione della storia è semplice e si fonda sui numeri e le Leggi.
Pare che i nostri leader politici attuali erano tutti assenti a queste lezioni,ed anche sulle lezioni del valore sociale e politico delle rivoluzioni scientifiche,ad iniziare da Galileo Galilei.
In Italia la cultura religiosa del figlio di Dio,ovvero " Gesù Cristo " abbia precluso molte possibilità anche quelle dell'insegnamento di Dio stesso nella sua opera.
La gerarchia ecclesiastica religiosa e gerarchica,nella sua ambizione temporale,non spirituale, si è avvinghiata,come l'edera ad un albero alla Democrazia,ed i risultati sono disarmanti per la cultura italiana,la cui Università più prestigiosa è collocata al 160 posto nel mondo.
Evidente si insegnano cose e metodi sbagliati in primo luogo,come quella della supremazia del leader sulla Legge,perchè la scrive lui,ovvero la politica nella sua funzione specifica.
Nulla di più errato la Leggi attuali ed i loro principi come i criteri sono ispirati dalle leggi della natura,e da quelle di Dio.
In Italia la coscienza  di Dio si è ottenebrata a favore del" figlio",oltremodo tollerante,anzi solo tollerante per convenienza.
Così i nostri leader politici si sono costruiti barriere privilegiate e pregiudiziali nella convinzione ,errata e falsa,di essere i fautori e depositari della Legge al di sopra delle leggi stesse come criteri oggettivi eguali per tutti tranne che per i politici.
Il criterio dell'eccezione è simultaneamente intrecciato con la presunzione del sapere soggettivo,il quale in realtà non è soggettivo ,come personale,ma estrapolato dalla società.
Il Leader ,una volta eletto,qualunque cosa faccia ,deve essere assolto per causa superiore.
Se prima vi era una causa dello stato Repubblicano ora vi è quella del potere delle persone singole.
Nelle Democrazie occidentali dopo tre rivoluzioni scientifiche, e quelle sociali si è compreso come le leggi estrapolate dall'esperienza della società intera devono essere eguali per tutti senza eccezioni,e le prove oggettive valgono più delle chiacchere dei testimoni citabili per uso e consumo del pregiudizio colpevole dei criminali.
Con ciò la magistratura non deve sentirsi superiore,ma gli errori devono essere riconosciuti e il magistrato ne deve rispondere in prima persona.
Minore è la cultura più alti sono i privilegi pregiudiziale e pretestuosi dei dirigenti,anche per questo in Italia la scolarità è bassa.
Il nostro Leader più conosciuto nel mondo è Berlusconi,non per le sue lungimiranze ,ma per le sua indegnità,che in altri paesi civili nessuno avrebbe tollerato ed in primo luogo i moderati civili della società capitalistica e più evoluta,che non sono legati a doppio filo con la Chiesa temporale e religiosa,alla quale si ispirano.

Nesuno in Italia ha posto l'eguagliana di principio Deputato = Lavoro pubblico di Direzione.
Se si sbaglia fallisce l'impresa,quindi le dimissioni sono cosa dovuta agli italiani tutti non ad una minoranza che lo legittima.
Ma Berlusconi ,diversamente dal sottoscrittto ,pensa che la popolazione italiana non capisce nulla perchè non lo vota.
Dire egocentrico  di Berlusconi,narcisista ed ignorante della cultura artistica e scientifica,significa fargli un complimento,dopo i vari episodi di malversazione verso lo Stato Italiano,inteso come società.
La necessità di una riforma elettorale è rilevante se non si ingannano i cittadini,ma si pongono le basi,  per mezzo dei principi ed i criteri di Legge, su cui si fonda la moderna società Democratica della Repubblica.
Ora e sempre . - X - Decima .- Lagio .- Italica d'Europa.

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