Italia : scioperi e gerarchie politiche.

Bo. 16.12.13.

Italia : scioperi e gerarchie politiche.

La " GERARCHIA" è il rapporto di supremazia subordinazione,usato dai greci  per definire un governo dei sacerdoti.
La gerarchia non riconosce per pregiudizio un diritto di parità e libertà, dei cittadini,ai quali per dovere spetta il controllo della Democrazia.
Gli scioperi attuali sono visti come rivendicazioni economiche subalterne,il cui diritto è quello inferiore,cioè l'esigenza di sopravvivere,alla quale viene tolta la dignità e la parità di diritto,ma riconosciuta come esigenza concreta pragmatica senza valore politico,come ha usato Berlusconi,ed usa ancora per sgretolare qualsiasi potere a lui contrario,ma non quello che lo ha portato ad essere così potente economicamente senza rischiare direttamente,l'avvento delle reti libere,private o meno,che ha consentito uno sviluppo senza pari delle idee  in Italia,ma che sono state fagocitate ed escluse dalla vita pubblica o ignorate.
La gerarchia è in principio e come regole, antidemocratica,non riconosce il diritto dovere a chi è subordinato  od a diverse esperienze culturali la stessa parità o dignità.
La gerarchia nelle sue basi limitate è ,di fatto ,pregiudiziale per natura del modello esplicativo.
La Democrazia è inconciliabile con la gerarchia,perchè libera ,nella dialettica e nella pari dignità di tutte le esperienze civili,confrontabili sullo stesso piano,come la matematica degli insiemi,per estensione,non piramidale come la gerarchia.
L'Italia è prigioniera del sistema gerarchico,culturalmente derivato dalla religione Cristiana,che si materializza come uno Stato assoluto temporale,nel centro del Paese Italiano,ed esercita la sua influenza o condizionamento culturale,che si è espanso con la lotta all'ideologia comunista ;che altro non è che una forma politica del concetto di gerarchia,mutuato da una fede politica ,non religiosa,ma in quanto politica è laica,anche se strumentale ed assurda nel suo principio guida.
L'Italia è prigioniera della gerarchia che ha trasformato il sistema politico Repubblicano, di natura selettiva culturalmente ed economicamente,in un sistema gerarchico economico privatizzato,dove la concorrenza è libera e personale.
Il principio della rappresentazione collettiva degli interessi,prima mascherata dalle ideologie politiche,false, è caduta,per fare posto al puro strumentalismo personalistico del capo politico settecentesco,come banditismo della politica,strumentale e privata delle Leggi fondamentali della Democrazia Europea.
Il risultato di 20 anni di malgoverno gerarchico  di Berlusconi,Prodi,Dalema,Casini e Fini,come Bossi e Di Pietro,che hanno fatto del sistema politico una organizzazione strumentale a fini propri delle organizzazioni e per mezzo dei DECRETI LEGGE :ovvero decreti truffa anticostituzionali ed antidemocratici,con i quali hanno governato il paese esautorando i cittadini nella loro funzione di rappresentanza,la libera scelta dei dirigenti nazionali a favore di un solo capo :il gerarca,in questo caso.
Con i decreti" Legge" hanno creato un sistema di privilegi falsi ed assurdi, per mezzo dei quali corrompere tutti gli eletti nuovi e vecchi,distanziandoli per pregiudizio dalle esigenze dei cittadini/e,dalla popolazione italiana.
In questo l'aggravante è l'uso e l'abuso scriteriato delle organizzazioni criminali in funzione antideologica ed antidemocratica,la cui funzione era proteggere il sistema gerarchico politico ed usarlo a proprio interesse,distruggendo una capacità culturale ed organizzativa del paese.
Attualmente il paese Italia necessita di un referendum che definisca le basi della democrazia,come Principi di legge e di funzionamento del Sistema politico,che deve essere ridotto in tutto il paese perchè sproporzionato.
Ora e sempre . - X - Legio . -Italica d'Europa.

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