L'identità politica Italiana.

Bo. 9.6.14

L'identità Politica Italiana.
Quando si definisce l'identità politica, si descrive quell'insieme di Principi di base e Leggi fondamentali, per mezzo delle quali il paese viene governato e si autogoverna.
Quando non vi è coerenza tra Principi ed azione politica, come tra Leggi ed azione politica, così come tra Principi e Leggi, allora subentrano fattori di crisi che sfociano nell'irrazionalismo dei comportamenti personali e collettivi , con un falso senso della Libertà di scelta.
I Principi della nostra Costituzione non sono tanti, solo uno, ed assoluto, il lavoro, come se fosse un concetto astratto, non una condizione materiale dei rapporti oggettivi tra la specie umana e la natura per mezzo di strumenti e di una organizzazione sociale basata sulla razionalità organizzativa del lavoro.
Il Lavoro, senza una condizione che lo definisce, diventa un concetto  assoluto che nega la funzione stessa del lavoro, razionale e relativo, come esercizio creativo, libero e responsabile delle proprie azioni.
Ora il valore assoluto di una parola, la priva del suo senso attuale, la priva della condizione dell sviluppo, che piaccia o meno, il lavoro ha sempre una funzione ambivalente, esterna ed interna alla società, senza la quale è incomprensibile come strumento politico razionale; esso diventa dogma sociale e politico, ed in quanto dogma ha in sè la contraddizione rispetto alla realtà.
Il valore del Dogma laico del lavoro ha il fine di imprigionare dentro le contraddizioni, qualsiasi dialettica critica, perchè il dogma ammette solo il suo opposto idealistico o ideologico, come immagine subalterna.
Esempio: il lavoro salariato è inferiore a quello imprenditoriale, quindi pagano diversamente lo Stato con due metodi diversi, in due tempi diversi.
Lo Stato fornisce gli stessi servizi ad entrambi, di conseguenza logica vorrebbe che entrambi contribuiscono in modo proporzionalmente diverso, ma nello sesso momento, perchè lo Stato rappresenta la Legge in primo luogo.
Il secondo Principio Dogmatico è quello del ruolo dello Stato Italiano, ancorato al concetto di Repubblica fondata su poteri accentrati in mano di pochi, i monopoli di Stato che elargiscono servizi a pagamento oltre le tasse normali, come le Televisioni .
Il carattere di questi servizi è totalizzante, non concede alcuna libertà, che non sia concessa dallo Stato.
Fino ad oggi lo Stato Italiano, nella forma di Repubblica, ha avuto una funzione totalitaria, che esclude i mercati e la libera dialettica dell'iniziativa, introducendo una contraddizione esplicita.
Lo Stato non garantisce diritti eguali per tutti nell'iniziativa economica, esige solo doveri di sudditanza al potere politico, il quale concede il massimo a quelli fedeli, l'acquisizione di  un monopolio privato.
Vedi la Fiat, l'Eni, Mediaset, ed altre.
La Democrazia come sistema tecnico eguale per tutti non funziona nell'economia Italiana, chiusa nel dogma dei monopoli, di Stato e privati.
Gli idealismi irrazionali e  falsi prevalgono nella cultura, senza troppa fatica, la cui contraddizione antitetica si trova nelle ideologie di "sinistra", come immagine opposta e derivata, quindi indotta e controllata il cui fine è quello di tradire l'ideologia di sinistra stessa.
La contraddizione del dogmatismo, dentro la quale si deve fare politica, è quella del tradimento per conformismo; questo equivale a dire e disdire le cose che si propongono, per mantenere la contraddizione come limite assoluto ed invalicabile.
La più spudorata falsità dei politici, con la loro cultura,è che, dalla contraddizione non si esce e non si può uscire, perché impossibile.
Ultima invenzione virtuale, l'anti politica della contraddizione, per mezzo del comico Grillo; così siamo al punto di partenza, senza scalfire la realtà della contraddizione.
Per il superamento di questa politica, che consente l'esistenza della morale, come giudizio collettivo basato sulla contraddizione, necessita un rinnovamento culturale la Costituzione stabilendo un doppio binario per ogni Principio di Base: il Lavoro e lo Stato.
Avremo una dimensione assoluta affiancata da una relativa, comparabili tra loro, che ammette l'opposto solo se esso non diventa immagine del principio.
Esempio la Camera ed il Senato, aventi due funzioni diverse, non opposte, ma complementari, elette direttamente dagli abitanti, donne-uomini.
Oggi assistiamo a repliche opposte ed inutili come procedimento, antitetico, quindi  svuotato del senso Democratico delle loro funzioni elettive, che non avviene più.
Il Principio della contraddizione; elevato a Legge imperativa ed assoluta, è l'estensione della forma dogmatica della cultura clericale italiana, religiosa, delle più integraliste, arrivata a manipolare l'intero sistema elettorale e politico, con l'ausilio consensuale delle ideologie di "sinistra" politicamente anch'esse dogmatiche come logica finalistica della conquista del potere, non come sistema Democratico.
Ora e sempre..- X-- Legio ..Italica -- d'Europa.

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