Europa: la fine del ciclo economico.3°-

Bo. 15.7.14
Europa: la fine del ciclo economico. 3°-
 La crisi economica attuale, che perdura da oltre un decennio, ha il suo inizio con la caduta dei regimi del "Socialismo Reale".
Passato il periodo di euforia dei paesi democratici, per lo scampato pericolo delle armi nucleari; tranne l'Italia, stretta nella morsa della doppia crisi del Clericalismo religioso, "moderato", improntato sulla corruzione economica, e del PCI, come rappresentazione del socialismo, quindi improntato sulla falsità ideologica.
La doppia crisi italiana ha avuto uni sviluppo conservatore, già descritto nel Gattopardo, di T. Da Lampedusa, per il camaleontismo di facciata, con il quale si sono trasformate e divise le sigle politiche, prima tre, dopo 5 o 6, nel panorama politico, ma immancabilmente quasi tutti gli stessi personaggi, la cultura ed il mondo industriale non hanno  sollevato problemi etici,né di Principio.
La crisi economica deriva il suo aspetto principale dal fatto che molte tecnologie vecchie potevano essere esportate, senza gravi danni in altri paesi perchè costituivano una parte minima dello sviluppo dei paesi emergenti.
Oggi, questo comportamento è  illusorio quando pensa che non vi siano problemi derivati direttamente da macchinari obsoleti e dannosi per la natura.
Secondo; le tecnologie dell'Europa occidentale non vanno bene in ogni dove, del pianeta.
Terzo: gli investimenti che non prevedono gli effetti collaterali e diretti, sono improntati al declino ed al calo, perchè irresponsabili e dannosi nel medio, lungo periodo.
La riduzione delle  fonti di energia dannose, diventa un obiettivo strategico nel breve periodo, indipendentemente dalle multinazionali del petrolio, che misurano il petrolio come fonte esauribile nel medio periodo.
L'autosufficienza energetica di un paese è garanzia per la sua indipendenza e libertà di scelta di sviluppo.
Le culture antiche, non sono primitive di per sè, l'affermazione dello sviluppo economico dipende dal principio economico di bivalenza, ovvero dell'interesse reciproco per la conservazione di uno stato naturale autosufficiente per le popolazioni autoctone e per gli investitori.
Il Principio di bivalenza, vale sempre, ed è riassumibile nel concetto, che investitori e contraenti ottengono il massimo dell'investimento se,  e solo se, il depauperamento della natura nel territorio locale viene mantenuto entro i minimi  possibili e  controllato.
Non vi sono alternative, anche la cementificazione deve essere ridotta e contenuta.
La crescita demografica esponenziale, che afferma il principio di inesauribilità delle risorse, avviene senza limiti oggi, ed è una delle cause principali; per cui la contraccezione diventa un obiettivo strategico e  fondato sulla autodecisione dei singoli, posta la condizione di minimo economico necessaria.
La crisi economica è crisi di razionalità della espansione industriale ed agricola, senza limiti, per ottimismo incosciente o stupida ottusità.
L'impresa personale e non più individuale, è la base fondamentale delle strategie integrate di sviluppo, nella quale l'apporto interdisciplinare tecnico, per i rifiuti e le scorie, come per la stabilità degli addetti , deve essere in prospettiva limitata ad un massimo possibile, salvaguardando il principio di non depauperamento della zona territoriale della natura.
Le idee di POTENZA,  militare ed economica sono crollate nel 1989, con la caduta dei regimi politici del socialismo si affermava il principio di non ingerenza, di altri paesi, su territori autoctoni più piccoli o deboli.
L'affermazione della Democrazia, come sistema superiore, e complesso, si afferma con la libertà di autogoverno di ogni singolo paese, sulla base di LEGGI  PLANETARIE IDENTICHE PER TUTTI, dalle quali si evince che le Religioni sono inidonee alla cultura di autogoverno Democratico, perchè, per principio, manipolatrici deformanti della consapevolezza e dei costumi razionali della specie umana.
La cultura naturale fondata sulle proporzioni e le azioni di sinergie, ha come principio la bivalenza degli oggetti e delle loro forze, come si dimostra, anche se approssimativamente con il Modello Standard scientifico, usato dalle religioni per imporre una cultura dogmatica ed antidemocratica, fondata sulla gerarchia autoritaria.
Ora e sempre.- X -- Legio -- Italica  d'Europa.

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli Art. 35, 36, 37, 38 della Costituzione.

PARTITO DEMOCRATICO: RENZI IL VENDICATORE.

Gli Art. 14, 15, 16, 17, 18, 19, della Costituzione.