Europa: la fine del ciclo economico.4°.

Bo. 17.7.14
Europa: la fine del ciclo economico.4°

Dalla fine della seconda guerra mondiale, nel 1945, l'Europa è uscita distrutta, con oltre 60 milioni di morti ed interi paesi devastati.
Il sentimento, o esigenza profonda di una pace duratura ha pervaso l'Europa, ed in nome di questa esigenza si sono accantonati molti problemi.
La Pace intesa non come trattato, ma come estrema ratio contro le assurdità dei regimi Europei, tranne l'Inghilterra con salde radici democratiche, non è stata voluta, ma conquistata dai vincitori 
Democratici, dalle Democrazie dell'America del Nord,, USA e Canada, ed Australia, il grande impero  "Democratico"  degli inglesi e francesi.
Quindi i vinti si sono dovuti arrangiare nella ricostruzione dei loro paesi, con l'aiuto degli Americani con il Piano Marshall del 1948.
La cultura totalitaria di Italia e Germania usciva quasi indenne, anzi, in Italia, peggiorata per certi aspetti di censura culturale e politica, perchè improntata sulla paura del pericolo comunista, vero ma anche pretestuoso per ripristinare o mantenere invariati i meccanismi del Fascismo, nell'ignoranza dei ceti piccoli e medi; e dei lavoratori con il tacito consenso dei vertici degli oppositori, scarsamente preparati e subalterni.
Il Principio e la fine coincidono: termina il ciclo economico senza limiti di usura del sistema natura, che si dimostra pericoloso, ed inizia lo sviluppo compatibile, che ha limiti definiti, molto chiari, come la necessità di riciclare i rifiuti, la cui inadempienza comporta il depauperamento e la intossicazione della natura, base della produzione di sostentamento della popolazione.
L'economia è un cerchio che si chiude sempre nel tempo, con cicli brevi,medi e lunghi, e quelli lunghi si vanno riducendo drasticamente, affogati dalle intossicazioni della natura.
IL principio di reintegro delle risorse naturali è la base di ogni produzione, che le industrie chimiche, nel dopoguerra, hanno drogato oltre le misure normali, producendo un impoverimento dei terreni.
L'industria del ricircolo delle risorse prime non avviene solo con l'idea riduttiva del riciclaggio dei rifiuti, ma con la produzione di materiali meno tossici o dannosi.
L'altro Metodo fondamentale è l'organizzazione per algoritmi di ingegneria, delle produzioni, trasporti e recupero per essere riprodotti.
Ciò che ha giocato a sfavore, dello sviluppo di una cultura industriale più cosciente, è stata la velocità di sviluppo economico delle aree più popolose del Pianeta, Cina ed India, negli ultimi 30 anni, avvenuto ed esteso per tutta l'Asia, in modo tale da consumare in modo imprevisto una quantità di risorse in modo caotico e senza una conoscenza adeguata.
Impossibile pensare ora di trovarci di fronte ad una ricostruzione, ma la cosa è più complessa del ricostruire nello stesso modo, si tratta di ricostruire in modo diverso dal passato sulla base del principio dei Limiti della Natura, quindi anche della specie umana.
L'architettura dell'organizzazione diventa strategica sul territorio, limitato nello spazio, perchè conferisce ad esso la definizione di esigenze principali e secondarie sulla base della quali iniziare il ciclo  virtuale di riduzione degli scarti o /e rifiuti.
L'economia entra in una fase di ripresa solo se appronta una organizzazione strutturale efficiente, priva di controlli intermedi e di fase della burocrazia, perchè bloccano l'organizzazione stessa, ed in secondo luogo sono necessari seri provvedimenti legislativi, con pene severe, per chi fa falso di bilancio e maggiormente per chi trasgredisce le norme di sicurezza per il territorio e le persone.
Questa è la condizione indispensabile di rigore e coerenze nelle amministrazioni , pubbliche e private, la legge vale per tutti,anche le sovra  fatturazioni false sono un danno doppio per la comunità italiana, e le tasse non pagate dei politici.
Ora e sempre:  X - Legio Italica -- d'Europa.

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