Il principio della Teocrazia e della Ideologia.

Bo.  31.7.14
Il principio della Teocrazia e della Ideologia.

La teocrazia: intesa come "potere divino", o sistema di idee e regole, viene usato dall'organizzazione religiosa "gerarchica" , in minima parte fondato sugli aspetti concreti dei costumi sociali antecedenti ad esso.
L'ideologia: come sistema di idee ed ideale, sulla base delle quali si ottiene la visione, o immagine, di una società futura, è fondata in minima parte sulle consuetudini legislative e di costume, della società precedente, che una sola organizzazione politico- " gerarchica" controlla.
Le ideologie sono quindi un prodotto della cultura contemporanea che definisce i limiti assoluti, privi quindi di riferimenti relativi, come totalitari ed indiscutibili nel loro dogmatismo.
La medesima condizione sussiste per il "potere divino" conferito ad una religione, sia essa Cristiana, Mussulmana, o Ebrea.
Abbiamo quindi un insieme di culture diversificate nei modi, la religione ha come punto iniziale un "DIO", l'ideologia ha come punto finale una nuova "società".
Due polarità opposte ed antitetiche, con dei punti comuni.
Chi detiene il potere organizzativo è una sola persona, ed essa ha potere quasi assoluto ed indiscutibile; in secondo luogo, l'organizzazione è costruita sulla gerarchia, dall'alto verso il basso, dove le persone sono considerate solo come esecutori degli ordini.
Il principio culturale che le unifica è la considerazione della realtà derivata solo dell' esistenza dell'organizzazione, un modo per dire che si mette il carro davanti ai buoi.
Il Modello culturale si è appiattito su di un unica versione: l'egocentrismo dell'organizzazione umana al di sopra delle stesse condizioni naturali e leggi della natura.
La cultura egocentrica, sia essa della società, sia essa della specie umana, antepone sé stessa sopra la realtà; nella convinzione, non dimostrata e non dimostrabile, di poter controllare a proprio piacimento, quindi non razionalmente la natura, usando la scienza come strumentalismo per altri fini, da ciò il virtualismo scientifico e sociale delle televisioni.
Nella cultura sia religiosa monoteistica, sia  politico ideologica, viene adottato come principio la superiorità delle idee e delle ipotesi, rispetto alle logiche di coerenza ed i comportamenti coerenti  come dei risultati, i quali se negativi vengono rifiutati.
Il principio di ego-narcisismo dell'organizzazione in base alle sole idee, porta al rifiuto della conoscenza della realtà, come altra cosa dalle idee, opposta alle idee, ostile alle idee, quindi da rifiutare a priori.
Il principio e fine delle idee, come unica e sola soluzione e criterio di vita, siano esse assurde, o coerenti in parte, ammette come metodo la contraddizione permanente negata, in quanto idee esse sono confrontabili, ma non possono essere contradditorie senza i fatti.
La realtà dei fatti, quindi la realtà naturale ed universale, viene abolita implicitamente ed esplicitamente per principio pregiudiziale, in quanto contraddizione delle idee.
Diventa una implicazione negare il diritto di opposizione alle idee diverse radicalmente da quelle sostenute dalle organizzazioni egocentriche.
In Italia, il clericalismo dei moderati, come il democraticismo dei popolari, sono di fatto subalterni ad una cultura egocentrica fondata sul principio delle idee, le quali hanno strumentalmente l'obiettivo di negare la funzione di qualsiasi Legge oggettiva: eguale per tutti ed al di sopra di tutti, in quanto sono le loro idee e decreti ad essere al di sopra di tutti: la gerarchia politica diventa casta, diventa ideologizzata e "divinizzata", al di sopra di tutti gli abitanti, con il consenso dei mezzi di informazione diventati pervasivi 24 ore su 24, con migliaia di informazioni inutili sulla quotidianità delle persone, dove la diversa esperienza viene elevata a portata alla conoscenza di tutti, come trofeo della società, premio per gli abitanti .
L'auto celebrazione di sé stessi, come specie umana è diventata, in termini personali, singolari, lo strumento per negare la realtà naturale, per mezzo delle televisioni o rappresentazione di sé stessi, come persone, non vincolate ad una realtà naturale oggettiva, ma solo per noi stessi e fine a noi stessi.
Ora e sempre. --X --Legio --Italiana-- d'Europa.


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