Democrazia: mondiale ed italiana.

Bo. 2.10.14
Democrazia: mondiale ed italiana.

Posta la condizione che fino a 20 anni or sono l'Italia era considerato un paese Democratico, rispettato e temuto, più per la violenza interna con le stragi e le guerre alle organizzazioni criminali, e per essere il bel paese, alla buona, cioè  senza regole insuperabili.
Oggi l'Italia è il paese di passaggio per entrare in Europa, ovvero è rimasto quel paese senza troppe regole coerenti, che si deve arrangiare per non assumersi delle responsabilità dirette, come fanno Spagna e Grecia.
Nel pianeta; le Democrazie sono in calo, nel numero e negli effetti, dalla Thailandia, a vari colpi di Stato nell'Africa, le condizioni peggiorano in tutta la zona dell'Islam , dalla Libia alla Siria.
Ora l'Italia è peggiorata per insipienza, sopratutto per ottusità di spirito dovuto al clericalismo fannullone per sua natura, che dirige l'Italia da 70 anni.
La crisi che si presenta attorno al nostro paese è assai grave, eppure nessuno discute delle caratteristiche proprie della crisi delle religioni, in particolare, ultimo baluardo del conservatorismo di carattere pregiudiziale.
Questa crisi è crisi dei pregiudizi della cultura religiosa, che divenuta anche di Stato si è sostituita allo Stato laico, civile,libero e laico; con l'obiettivo unico di controllare la società fondata sui poteri assoluti delle gerarchie tradizionali, cosa che non è  più possibile per avviare lo sviluppo dei paesi Democratici, senza mercati monopolizzati,di Stato e o privati del sapere e del saper inventare nuove soluzioni senza preclusione aprioristica.
Ora e sempre..X --Legio  --Italiana-- d'Europa.

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