Renzi e Grillo, avversari della matematica.

Bo. 22.10.14
Renzi e Grillo, avversari della matematica.

Indubbiamente nessuno ha mai ascoltato dei leader politici italiani fare delle semplici equazioni matematiche, tra le spese e le entrate del sistema politico + le corruzioni politiche.
Le cifre sono quantificabili al netto e sono anche relative e confrontabili con le percentuali del PIL
( Prodotto Interno lordo) dove si mette di tutto, senza criteri principali.
La cosa diventa preoccupante quando i problemi aumentano in proporzione e nella loro estensione, perché non appartiene più solo al nostro paese la crisi, o alla Grecia e Spagna, appartiene all'Europa, anche G. Bretagna o Inghilterra, faro della Democrazia Repubblicana e Monarchica.
Il Principio inglese, ma non ancora Europeo, è quello delle Leggi al di sopra di tutti, anche i Re e le Regine, ma sopratutto sopra qualsiasi religione perché esse sono solo di competenza personale, individuale  é il rapporto con le Divinità, nel Pianeta, che rimane secondario rispetto all'Autogoverno della popolazione fondato sul principio naturale che la Legge é eguale per tutti, perchè così deriva dalla scienza naturale, dalla natura stessa e dalle esperienze sociali non conflittuali.
La società italiana è fondata sul principio di conflittualità insanabile, secondi i principi ideologici ed idealistici, in realtà esclude l'equazione della Legge corretta come bilanciamento dei problemi.
In Italia, con le ideologie da un lato e  con la divinizzazione della popolazione, dall'altro, imposta attraverso i tre sacramenti  fino al 1981, come costume sociale religioso di Stato, che Craxi e Spadolini hanno riformato; la Chiesa di Stato Romana ha manipolato e condizionato, i costumi ed il modo di ragionare di intere generazioni e classi dirigenti.
La Chiesa di Stato Romana si è appropriata di un sapere scientifico e tecnico per affermare il sistema politico clericale come strumento di governo del popolo, rifiutando pregiudizialmente, la consapevolezza civile e politica delle esperienze di libertà sopratutto nell'industria, e sottoponendo lo sviluppo industriale del paese a condizioni vessatorie per poterle controllare, come anche i lavoratori ed imprenditori con organizzazioni sindacali ideologiche e monopolistiche.

L'arretratezza italiana e la falsità di certi governanti è famosa per inaffidabilità dei conti e idealistiche immagini false, come il pareggio di bilancio pubblico ma non privato.
La crisi apre nuove prospettive se si delinea la formazione di una classe dirigente industriale che sappia fare le equazioni come base costruttiva di una moderna società italiana Democratica fondata sulla razionalità, libertà ed eguaglianza.
Ora e sempre --X--Legio ..----Italiana  d'Europa.

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