Renzi ed il feudo "Leopolda".

Bo. 26.10. 14
Renzi ed il feudo "Leopolda".

Dire che Renzi costruisce una proposta di governo consultando solo ed in parte i cittadini  di Firenze è un insulto all'intelligenza, ed anche al metodo di governo del paese.
Equivale a dire che pensa di dirigere con gli amici e conoscenti l'Italia, che in realtà non lancia alcuna proposta politica esplicita e chiara, aspetta di raccogliere dalla gente qualche idea, non accetta neppure lo scontro ed il diritto di replica ai sindacati,li ignora.
Se sapesse fare bene i conti potrebbe vantare un indiscutibile successo, ma i conti sono errati e le tasse aumentano per tutti in modo iniquo.
Che Renzi parli di molti problemi è normale per un presidente del Consiglio, che lo faccia irrazionalmente senza esaminare i problemi è allarmante per l'incoerenza.
Quindi il soggetto politico del PD, che attualmente ricopre la carica più alta di governo non è stato eletto dagli italiani, ma si deduce che lo sarebbe se fossero reali le proiezioni del voto Europeo sull'Italia, come soluzione provvisoria per fare le riforme necessarie del sistema elettorale e politico.
In realtà nulla di ciò e avvenuto nel senso voluto dagli italiani, Renzi parla di 1000 giorni di governo contro i 365 richiesti, nessuno interpella la popolazione e la cultura italiana per fare una nuova Costituzione perchè di questo si tratta, quindi distribuisce beneficenze a vari gruppi sociali, e persone sociali come le donne madri, di qualunque ceto o reddito.
Dire che le logiche sono assurde ed incoerenti per affrontare la crisi mi pare poco.
La signoria Renzi potrebbe rimanere in politica solo se Grillo ed il M5S si dimostrassero incoerenti nel loro progetto di rifinanziamento della piccola e media impresa con i soldi auto tassati dal reddito di Deputato.
Dova sono i soldi che Grillo dovrebbe elargire alle industrie artigiane e piccole imprese in crisi?
Se la fine è quella di Bossi e Di Pietro assistiamo all'ennesima appropriazione indebita e truffa che i decreti Legge hanno reso possibile, come il fatto che una organizzazione politica abbia una ragione sociale ed economica come una impresa privata.
Questa è malversazione e contraffazione del ruolo della politica come interesse collettivo pluralista e non di gruppi omogenei di impronta aziendale votata al profitto personale.
L'Etica del Senato è scomparsa come garanzia di  pluralismo.
Renzi si dimostra una persona monolitica che non vede oltre i propri interessi personali, come Grillo, che tra urla e schiamazzi tralascia le Leggi.
Ora e sempre--X--Legio Democratica Italiana --d'Europa.

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli Art. 35, 36, 37, 38 della Costituzione.

PARTITO DEMOCRATICO: RENZI IL VENDICATORE.

Gli Art. 14, 15, 16, 17, 18, 19, della Costituzione.