Etica naturale ed etica della società.

Bo. 18. 3. 15
Etica naturale ed etica della società.

La natura, composta da forme biologiche vegetali ed animali e dalla specie umana, sono tutte soggette ad una regola o Legge di esistenza.
La legge di esistenza ha tre fasi: 
1) Nascita.
2) Vita.
3) Morte.
La riproduzione è la costante, ed insieme variabile, che consente di rendere questo ciclo riprodotto all'infinito, con la condizione di universalità, che comprende i tre stati naturali: terra, aria ed acqua= solido, liquido e gassoso.
La condizione di universalità per tutte le specie biologiche è che si possano formare su di un pianeta queste condizioni tra loro proporzionalmente vincolate.
L'etica naturale è quindi la definizione razionale della indissociabilità tra:
1) Le condizioni universali del pianeta: i 3 Stati della materia.
2) La condizione di esistenza: delle specie biologiche indissociabili dalle leggi della natura e dalla proporzionalità degli stati naturali.
L'etica naturale ci dice esplicitamente che al variare di uno solo di questi stati esiste la possibilità che le forme biologiche possano subire variazioni forti o considerevoli, sia nella struttura che nella forma esteriore, specie umana compresa.
Inoltre esiste la variabile dei detriti cosmici che possono impattare sul pianeta alterando per un periodo uno stato naturale come l'aria  causando stravolgimenti catastrofici.
Il rapporto tra la specie umana e la natura si fonda sul lavoro, come il lavoro regola lo sviluppo e la crescita della società.
Il lavoro ha una doppia funzione di base: esterno ed interno per la specie.
Il lavoro è simultaneamente la tecnica e la regola.
La tecnica e la regola del lavoro sono definite come oggettive quando sono eguali per tutti, come ad esempio, coltivare il grano, i frutti, la vigna, e gli orti.
Le regole e le tecniche sono indissociabili nel lavoro, non esiste l'una senza l'altra.
La tecnica della zappa, o dell'aratro hanno la loro forma fisica e sono usate solo per una funzione specifica in un periodo dell'anno.
Il lavoro di oggi con le macchine agricole ha le stesse funzioni.
Il lavoro è l'attività razionale, come successione di azioni composte da regole.
La società che si definisce sulla base del lavoro ha sempre dei limiti naturali e culturali, ed essi sono intrecciati ed interdipendenti.
Il limite culturale dipende dalla conseguenza del lavoro della società nel confronto con gli stati della natura.
Il limite naturale degli stati rimane per ora:  sconosciuto.
L'etica della natura è la costante riproduzione degli stati naturali, con le loro Leggi implicite ed esplicite, come la proporzionalità e l'eguaglianza delle forze e masse, per un equilibrio stabile.
La società se gerarchica o verticistica con una sola direzione rimane priva dell'equilibrio fondamentale espresso dall'etica della natura, fondata su di un sistema binario ed equilibrato nelle forze.
L'attuale modello standard è un falso ideologico nelle sue basi teoriche e logiche, sulla base del principio di non contraddizione, matematico ed Aristotelico, la scienza ufficiale è divenuta un dogma ideologico del potere politico, per riflessi condizionati dal potere, ed abbiamo visto tutti cosa ha prodotto il pregiudizio ideologico, social-comunismo e nazi-fascismo, la disfatta dell'Europa, come il monolitismo culturale che per logica è inesistente, se non per approssimazione, che la storia insegna essere falsa.
L'Etica della natura si esprime con le Leggi della natura, diventa irrilevante l'origine, esse regolano la vita di tutte le forme biologiche, vegetali e non.
L'Etica della società deve essere eguale per tutte con le sue Leggi e Principi, che corrisponde all'armonia cercata dalle antiche civiltà con la natura.
Oggi l'Etica della società deve essere  il Principio e la Legge degli stati della natura.  

L'Etica del lavoro e l'etica della società sono la medesima cosa, regole e tecniche sono indissociabili, come i Principi e le Leggi, coerenti tra loro,come lavoro razionale, la cui etica è per principio e fine l'equilibrio delle forze  e masse,
 l'EQUILIBRIO PROPORZIONALE DELLA NATURA E DELLA SOCIETA' HA I LIMITI MASSIMO E MINIMO CHE ESCLUDONO I POTERI ASSOLUTI- IDEOLOGICI ED ECONOMICI, COME SCIENTIFICI; I QUALI NEGANO L'EQUILIBRIO DI BASE COME PRINCIPIO E FINE DELLA NATURA E DELLA SOCIETA' .
Ora e sempre--Xma  Legio---Italiana-- Democratica   d'Europa.






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