Renzi - Grillo : le parole censurate.

Bo. 22. 3. 15
Renzi e Grillo: le parole censurate.

I nuovi politici italiani, leader del partito di Governo e del Movimento di Opposizione, hanno dei comportamenti identici quando devono affrontare una realtà che non gli piace vedere, sentire o  con cui parlare.
Le parole censurate sono molte ma le possiamo ridurre al limite a poche perchè indicative:
l'elenco inizia con:
1) Destra e sinistra, opposizione.   Nella loro formazione politica non esistono queste posizioni di gruppi, sono solo esterne.
2) Crisi: non se ne parla come oggettiva, fatta di gravi danni alla natura e di conseguenza alla società.   La parola crisi da sola è negativa ed infausta per il politico, vedi Berlusconi.
3) Comunisti e Clericali o DC; parole vietate perchè non si deve tornare al passato con le parole.
4) Le Riforme vanno fatte, ma senza dire che sono una  innovazione Costituzionale radicale, cioè le Riforme in realtà sono un Colpo di Stato politico, come il referendum del 1946 per la Repubblica contro la Monarchia, oggi il totalitarismo ( ex PCI - DC ) surrogato delle ideologie passate, entrambe eversive e contro la Democrazia Europea e Mondiale degli USA.
5) Berlusconi, meno se ne parla ed è un bene per tutti, in cambio si ritira, ma non è così, il Patto del nazareno segreto di Pulcinella, si lavano i panni sporchi personali e si va avanti.
6) La mafia è argomento di propaganda.
7) L'Europa serve a tutti anche all'Italia senza una democrazia, ovvero Principi e regole della comunità. ( Ognuno fa da sè e servono gli aiuti di tutti)
8) L'immigrazione clandestina non è problema italiano, come invasione illecita.
9) I principi economici dei monopoli di Stato non si toccano, ma si possono svendere.
10) I Principi Costituzionali non sono coerenti con le Leggi, esiste il principio di Contraddizione nella Costituzione che nessun politico del passato e del presente vuole nominare.
11) L'Italia non è più il bel paese.
12) Di Disastri ambientali non si deve parlare, come dei disastri della mancata epurazione delle acque.
13) Renzi e Grillo sopraffatti dalla paura dei PROBLEMI :( parola da non menzionare) ed impotenti nelle idee e nei fatti.
14) La parola politica, come obiettivi della comunità intera, non esiste più è bandita dall'informazione politica e televisiva, esempio grandi opere inesistenti da oltre 20 anni.
15) La società Italiana non è soggetta a sviluppo, ma solo a crescita, che non comporta il confronto con altre società limitrofe.
16) Sviluppo, parola che designa la competizione con gli altri partner amici, viene bandita dal vocabolario perché implica confrontarsi sulla Costituzione, che in Italia è dogmatica, per chi capisce cosa significa rispetto alla libertà e democrazia del lavoro razionale.
17) La Chiesa di Stato, ed i patti lateranensi son asfittici e contro producenti per l'Italia e gli italiani.
18) La parola Libertà è un tabù politico del clericalismo/ comunismo, non del liberismo strumentale che la confonde con il libero arbitrio personale; ma libertà come possibilità di scelta eguali per tutti e proporzionale con le deleghe dirette e coerenti, l'incoerenza di delega
 ( nel senso ampio del termine, truffa, peculato appropriazione indebita, falsa o impropria remunerazione dei delegati etc.) , equivale alla espulsione o dimissioni; come nel lavoro.
Tutte le parole politiche senza principi razionali e logici nel discorso sono pure ipotesi senza riferimento alla realtà, come una finzione la quale ha come obiettivo finale la stabilità di questo corrotto modo di fare  politica e di fare Stato Italiano, come baroni medioevali suddivisi nei settori sociali,economico, politico e di giustizia, ed altro.
La cultura del ognuno si arrangia che lo Stato del Vaticano ci giudica con la morale, perchè è assoluta ed indiscutibile sopra ogni cosa: si ricava che : la Democrazia come potere razionale del lavoro direttivo e dipendente con una sola regola, in Italia, non è ancora esistita dall'Unità del Paese nel 1861, osteggiata dalla Chiesa di Stato del Vaticano, difesa solo dai Francesi nel 1800.
Quindi siamo in balia di coloro che non hanno mai riconosciuto il lavoro come base della società e del suo sviluppo, come del resto tutte le ideologie del 800-900 hanno questo fine, disconoscere la funzione iniziale e finale del lavoro nella società, ma solo per usare le sue capacità a fini impropri come possiamo vedere per l'irrazionalità della corruzione e sperperi o sprechi inutili e dannosi per tutta la comunità a vantaggio di alcuni sulla base del pregiudizio che la popolazione non deve sapere cosa fanno coloro che dirigono.
Ora e sempre: X ma  - Legio  Italiana   Democratica  d'Europa.



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