REPUBBLICA E DEMOCRAZIA.

Bo. 1. 1.2016


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REPUBBLICA  E DEMOCRAZIA.

Esistono due esigenze primarie nelle società liberamente costituite, su base territoriale omogenea, con confini naturali che cambiano con lo stato  della natura, come il mare o le montagne che separano uno spazio piatto come le vallate o pianure.
L'organizzazione sociale prevede che vi sia una autorità alla guida della società, ed essa si afferma con l'uso della forza primitiva e dell'astuzia, sulla base di alleanze d'interesse.
L'autorità è in primo luogo la forza degli interessi economici particolari e maggiori, rispetto ad altri.
L'autorità risponde quindi al principio del libero arbitrio sulla base dell'interesse particolare ed immediato o contingente, di pochi interessi e persone, le quali hanno l'ambizione ad ingrandirsi o crescere, senza regole, o leggi inviolabili; che sono un ostacolo al loro interesse.
La Repubblica definisce le regole del libero arbitrio, come sistema di affermazione del più forte, come principio costitutivo, fondato sul primato del libero arbitrio, dove l'interesse più forte, è spesso o quasi sempre, quello minoritario di un piccolo gruppo.
Il libero arbitrio, ha come principio il pregiudizio di superiorità di pochi rispetto a molti.
All'opposto la Libertà di tutti esige l'oggettività della Legge eguale per tutti, nei suoi limiti estremi, massimo e minimo.
La Repubblica si fonda sulle cerimonie celebrative, ed auto-referenti, come regole di costume che definiscono la sudditanza dei molti di fronte all'accumulo della ricchezza, come patrimonio di pochi, ad uso di pochi, proclamando la perpetua rigenerazione dello stato sociale costante ed invariante.
La ricchezza è manovrata per l'uso di pochi, senza principi universali e Leggi valide per tutti, ma sono il frutto della conquista per mezzo della forza.
La Democrazia richiede una distribuzione proporzionale, opposta alla concentrazione economica, sulla base di Leggi eguali per tutti, sia naturali che sociali.
L'oggettività delle Leggi democratiche  hanno base naturale, per il dovere, nella proporzione diretta dei contributi allo Stato, eguale per tutti, senza alcun privilegio o pregiudizio verso altri.
L'equilibrio della razionalità distributiva, per evitare masse ignoranti, plagiabili con le falsificazioni, è garantita da Principi di Legge e Leggi inviolabili al di sopra di tutti, le cui basi sono le Leggi della Natura.
Il Principio d'autorità nella Democrazia sono le Leggi invarianti ed inviolabili, eguali per tutti.
Il Principio d'autorità della Repubblica è il potere economico consolidato in assenza di Leggi eguali per tutti, sulla base della forza maggiore di pochi.
Lo sviluppo sociale prevede e necessita della conoscenza e rispetto delle leggi della natura, inviolabili e limitate.
Oggi in Italia nessuno si oppone a Renzi nella sua cultura clericale della crescita opposta allo sviluppo sociale eguale  per tutti, perciò illegittimo ed illecito nel suo governo, con la complicità diretta e formale di Berlusconi, quanto indiretta ed informale di Grillo.
Un sistema illegittimo falsamente definito democrazia, quando è solo la Repubblica papale della religione della Chiesa cristiana, come politica di Stato, ma non quello Italiano.
Auguri  a tutti i conoscenti ed amici per il 2016.



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