DIRITTO ALLE UNIONI CIVILI E DIRITTO DI NASCITA.

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Diritto alle Unioni civili e diritto di nascita.

Nella società contemporanea, come nelle antiche civiltà i costumi sono cambiati nel corso dello sviluppo e decadenza delle civiltà.
Il problema dell'unione delle coppie omosessuali è una questine di principio e Legge indipendentemente dall'appartenenza a qualsiasi religione.
Ora il diritto a scegliere la propria condizione di vita, una volta maggiorenni, è un diritto ed una libertà alla quale nessuno si può sottrarre.
L'opposto sarebbe una santa inquisizione sui diritti e dei diritti, cosa che avviene in Italia dal 1946-48, con l'affermazione del clericalismo sostenuto dal comunismo, Don Camillo e Peppone la rappresentano realmente la falsa dicotomia della politica.

Abbiamo oggi che all'Unione civile si propone di affiancare l'adozione naturale.
Ciò è in contraddizione con il diritto di nascita naturale, che nelle unioni civili non può avvenire per scelta.
La forzatura solleva una questione di principio  e di fondo: la specie umana si considera superiore alla natura per cui le regole naturali non sono valide, ma si afferma un pregiudizio di superiorità con l'adozione incoerente con la natura e le sue Leggi.
Cosa che in Italia accade normalmente in politica con un sistema corruttivo per principio Costituzionale, che antepone all'esercizio dei Principi e delle Leggi,  la discrezione del potere politico, e per colmo si definiscono identiche le funzioni tra Camera e Senato, che in tutto il mondo democratico sono diverse, ed i clericali lo chiamano bicameralismo perfetto.
La conseguenza sono solo litigi e corruzioni dello spreco.
Nel caso delle Unioni civili, la loro approvazione è un diritto ed una libertà delle persone coscienti, nella libertà di scegliere la loro condizione di vita e la modalità di vivere, in modo responsabile e civile, che la Legge deve riconoscere.
L'opinione storica è invece di decadenza o sfaldamento dei costumi, che in Italia sono stati falsificati dalle ideologie, clericale e comunista, dietro le quali si cela la crisi della scienza e cultura della società nella natura, oggi devastata con irruenza dalla specie umana alla conquista del pianeta.
La contraddizione nasce dal fatto che in Italia il diritto naturale è plagiato dal clericalismo ideologico e malversatore, per cui nascono falsi problemi.
A prescindere dalla considerazione storica, il Principio di Legge naturale della nascita deve essere considerato inviolabile per la natura della società umana.
Rimane fuorviante riproporre l'adozione delle unioni civili in forma diretta, ma nulla toglie che esse diano sostegno alle adozioni a distanza a famiglie naturali .
Il Principio di natura è inviolabile nella realtà e non si capisce perchè la società civile debba andare contro il principio naturale, quando dipende da esso.
La rivendicazione cela un delirio di onnipotenza della diversità che contraddice la natura, motivo per il quale dissento dalla proposta di adozione.
Confermo l'assenso alla libertà cosciente delle Unioni Civili come forma limite del Diritto, e, come limite sociale della libertà personale allo sviluppo della società.
Pertanto non in nome della fede religiosa integralista, ma sulla base diretta e chiara del Principio di Natura che è inviolabile e deve essere rispettato per Principio e per Legge della società Europea Democratica, fondata sul lavoro e libertà indissociabili tra loro.
Diversamente gli equivoci sulla natura della specie umana si infittiscono e l'uno sono il pretesto per l'altro.
Equivale a dire che tanto rumore per poco accade per una precisa volontà di occultare altri motivi ben più gravi come ho indicato, o al limite di far fallire la Legge delle Unioni Civili con un falso pretesto usato in modo strumentale .
Siamo nell'Italia della corruzione dei Principi Naturali e scientifici, sopra le quali si "eleva" il pregiudizio clericale o inquisitorio e pretestuoso.
Io affermo il diritto al rispetto delle Leggi e Principi di natura, coerenti ed inviolabili.

X ma Legio Italiana dell'Europa Democratica.

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