LA CULTURA DEL CULTO = DOGMA SOGGETTIVO E SOCIALE = EGOCENTRISMO DELLA SPECIE.

Bo. 7. 8. 17
                                           SPECIE UMANA  = SPECIE NEUTRALE


LA CULTURA DEL CULTO = DOGMA SOGGETTIVO E SOCIALE = EGOCENTRISMO DELLA SPECIE.

Il culto come forma stilistica e stilizzata della descrizione della realtà ed insieme delle relazioni tra soggetti, uomini e donne, della stessa specie ha assunto oggi svariate forme con lo sviluppo  della società insieme alla crescita della popolazione.
Il culto è un modello definito di valore assoluto, oltre il quale non esiste nulla di comparabile ad esso come base pregiudiziale che nega la relatività della natura stessa.
Il culto è sia personale che sociale, culto verso la persona e verso i metodi ed obiettivi da perseguire.
CULTO è UNA IDEA RESTRITTIVA DELLA PERSONA, COSA, IDEA E METODO, CHE VIENE ESALTATA COME INCOMMENSURABILE ALLA SPECIE UMANA, QUINDI SUPERIORE AD ESSA NEL SENSO COMUNE.
 Se osserviamo la spiegazione del Treccani, essa dice:
"culto In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le nozioni di manifestazione esterna del sentimento religioso, adorazione del divino e relazione con il sacro."
La superiorità diventa divina, come trascendente o superiore alla specie umana, ed in quanto tale, perchè incompresa diventa culto, oggi sia religioso che politico con i totalitarismi assoluti, superiori nella società.
Ciò che accade nel metodo culturale è l'esclusione, oltre la definizione data dal culto, di ogni altra realtà diversa, considerando che essa è sempre la realtà o la componente essenziale per la dimostrazione di esistenza di un culto è fondamentale, ma in quanto opposta da annientare,negare o rifiutare nel suo valore.
Il culto si dimostra, fino ad oggi, la proiezione non razionale di una qualche proprietà particolare che rende la specie umana " superiore" alle specie animali.
Il sentimento razionale, o intuito primitivo, come idea grezza, è da ritenersi dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio, ma ciò non è spiegato dalla scienza moderna e contemporanea con ula logica razionale e dimostrabile come inconfutabile.
Questo è il tema che propone Hiesenbeg nelle lezioni del 1932, sopra i mutamenti nelle basi della scienza.

Se ciò accadesse tutte le religioni del pianeta sarebbero ridimensionate nelle loro funzioni e sopratutto nella loro capacità  di divinizzare e sacralizzare, lo sviluppo razionale avrebbe il sopravvento creando un mutamento planetario nella cultura del culto dogmatico, o  egocentrico della specie umana senza una razionalità naturale e coerente con l'identità della specie umana .
Il culto religioso e politico; sociale e scientifico, come lo era il geocentrismo subirebbero un ridimensionamento notevole con l'apertura di nuove basi culturali e tecniche.
Come dire anche se li vediamo sempre sotto i nostri occhi, li descriviamo in modo riduttivo, o per riflesso condizionato, come memoria  di un modello immagazzinata e mai rimossa o discussa come vera e reale, o per pigrizia, o per plagio e questo è il peggiore dei casi come abbiamo visto nel 900 con le dittature nazionaliste ideologiche fondate sul pregiudizio di oltre 500 milioni di persone, oggi si tratta di 5 milioni di scienziati, sparsi in tutto il pianeta,ma l'oggetto del contendere è la fissione nucleare come unica soluzione possibile per lo sviluppo delle società, un annichilimento della specie umana e della natura, quindi  contraddicente il principio matematico di non contraddizione come principio e metodo scientifico di coerenza, formale, logica e numerica.







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